Musica

Grandi eventi spettacolo, le più grandi agenzie live italiane: “Proporremo al governo il nostro protocollo di sicurezza: si entra con tamponi fatti massimo 72 ore prima”

Due tra le più grandi agenzia mondiali stanno lavorando insieme per una serie di misure da intraprendere in vista della ripresa (si spera) delle attività live questa estate e soprattutto dei grandi eventi, ad esempio i tour negli stadi o a Campovolo. Sanificazione delle aree, tamponi rapidi, distanze di sicurezza, gel e tanto altro. Un nuovo protocollo comune da sottoporre poi all'attenzione del ministro Franceschini e del Governo prima possibile. Una corsa contro il tempo per combattere la crisi paurosa del settore

Sul fronte delle agenzie Live c’è una corsa contro il tempo per recuperare il terreno perduto a causa della pandemia. Ferdinando Salzano, a capo di Friends & Partners , una delle realtà più grandi in Italia delle realtà dal vivo, anticipa a FqMagazine che con Live Nation e Vivo Concerti stanno già lavorando a un protocollo di sicurezza per i grandi eventi live da decine di migliaia di persone di maggio e giugno 2021. Il progetto sarà presentato al ministro Franceschini e di conseguenza anche al Comitato Tecnico Scientifico.

L’intero comparto della musica Live registra un calo di fatturato del 97% e questo scenario di crisi si protrarrà fino a maggio 2021. Il Dpcm del 24 ottobre che prevedeva la chiusura di cinema e teatri ha avuto dei contraccolpi non indifferenti sulle attività live. “Abbiamo dovuto annullare le date previste di Francesco De Gregori al Teatro Dal Verme di Milano a dicembre, ma anche altri potenziali tour al chiuso per più di 100 date – ha spiegato Salzano – Naturalmente i concerti si sarebbero svolti in teatri con capienza limitata, secondo i protocolli anti Covid-19 e rispettando, come abbiamo sempre fatto, le disposizioni sanitarie. È stato un ulteriore colpo ferale rispetto al tentativo disperato di tenere vivo settore. Rispetto al danno subito, non sappiamo neanche che tipo di sostentamento arriverà, con i 10 milioni di euro promessi dal ministro Franceschini. Certo è che ancora non abbiamo visto nemmeno un euro e ci riferiamo alla cifra stanziata ad agosto. Noi abbiamo avuto un contraccolpo importante dalla crisi del settore, con un calo del fatturato di oltre il 90%. Il Dpcm del 24 ottobre e il successivo hanno chiuso i teatri e i cinema, ma è stata una decisione in controtendenza con i numeri diramati dall’Agis che ha sottolineato come ci sia stato un solo caso di Covid-19 negli eventi dalla riapertura post lockdown ad ottobre. Questa estate il comparto Live ha dimostrato che, seguendo le regole e fornendo tutto ciò fosse necessario per la sicurezza sanitaria, non abbiamo avuto alcun problema. Siamo sempre stati rispettosi delle regole e con la massima onestà”.

Il futuro rimane ancora una incognita nonostante i tanti concerti riprogrammati. “Questa esperienza così difficile ci insegna che dobbiamo ragionare giorno per giorno – continua Salzano -, non si può ragionare a lungo termine. È chiaro che speriamo di tornare a lavorare entro i primi 4-5 mesi del 2021 sempre compatibilmente con la situazione. Però se si va a far messa, mi sembra anche giusto che si aprano le porte dei teatri per i concerti, sempre seguendo regole ben precise”.

Intanto ci si muove già per la ripresa. “Abbiamo diversi obiettivi da concretizzare e proporre al tavolo tecnico con il ministro Franceschini – spiega Salzano -. Innanzitutto, bisogna prevedere che le capienze per gli show non siano determinate da un numero fisso, in questo caso 200 persone al chiuso e mille all’aperto, ma vengano valutate sulla base dei metri quadri disponibili della venue e su questi fare una valutazione per la capienza contingentata. Seconda missione fondamentale che stiamo portando avanti come Eventim, la multinazionale di cui facciamo parte, insieme a Live Nation (l’altra grande agenzia italiana, e internazionale, di concerti, ndr) è quello di istituire dei protocolli di sicurezza per far sì che si possano realizzare i grandi concerti e gli eventi di maggio-giugno. L’idea è quella di procedere in sicurezza, anche con spettatori che abbiano fatto un tampone entro le 72 ore precedenti all’evento. Si spera per allora che tracciamenti e tamponi siano snelli ed efficaci. Questa operazione ci consentirebbe di pensare ai grandi eventi, come Campovolo o dentro uno stadio, in massima sicurezza”.

Friends And Partners oltre ai grandi concerti ha anche prodotto diversi spettacoli televisivi, ci sarà anche spazio per lo streaming? “Non credo che lo streaming sia l’unica via, certamente lo si può considerare come una attività parallela al grande show musicale. Una strada che ci consentirebbe di pensare gli eventi in maniera anche più creativa. Con Vivo Concerti, che fa parte della multinazionale Eventim, avevamo pensato a una rassegna musicale che avrebbe occupato tutto dicembre, tutti i giorni. Oltre alla presenza era previsto anche lo streaming. Poi abbiamo visto tutti com’è andata. Detto questo, un grande concerto dal vivo è insostituibile per emozione e anche per il contatto umano”.