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Anche in Grecia trovati visoni positivi al Covid-19: 2500 animali verranno abbattuti

Negli allevamenti, i primi contagiati sono stati dieci lavoratori. Scattato l'allarme al Ministero della Sanità che ha disposto l'avvio delle procedure di emergenza

Danimarca, Olanda, Spagna, Svezia, Stati Uniti e Italia. In tutti questi Paesi sono stati riscontrati casi di positività al Covid-19 tra i visoni cresciuti negli allevamenti intensivi. E ora anche la Grecia si aggiunge alla lista: 2500 animali sono risultati infetti in un allevamento a Kozani, nel nord del paese, dopo che anche il proprietario-allevatore e un suo parente sono risultati contagiati. Lo scenario più probabile, come avvenuto anche altrove, è che tutti saranno abbattuti, come già successo in Jutland e Aragona.

La Grecia, dopo essere dovuta tornare in lockdown, ha stretto ancora le maglie, imponendo il coprifuoco notturno dopo che ieri sono stati registrati più di tremila contagi in 24 ore. Ora il governo sta facendo un appello a tutti gli allevatori che non sono pochi, visto che nelle città di Kozani e Kastorià vengono fatte pellicce in quantità, di osservare tutte le misure di bio-sicurezza necessarie, utilizzare indumenti esclusivi, che indosseranno e depositeranno all’ingresso dell’unità, con sempre una maschera e occhiali protettivi e, se possibile, con tute monouso, guanti, disinfettanti e l’auto in cui il personale che accede all’unità non deve entrare nei locali ed essere parcheggiato a distanza di sicurezza.

Nella regione greca della Macedonia occidentale ci sono circa 90 allevamenti di animali da pelliccia, metà dei quali proprio nella provincia di Kastoria, due in quella di Florina (al confine con l’Albania) e gli altri a Kozani e Grevena. Nell’ambito delle verifiche sui dipendenti è emerso che i primi contagiati sono stati dieci lavoratori, situazione che ha fatto scattare l’allarme al Ministero della Sanità che ha disposto l’avvio delle procedure di emergenza. Due giorni fa infatti sono stati effettuati 134 test rapidi su tutti i dipendenti delle aziende agricole.

In Danimarca 17 milioni di visoni sono stati uccisi a causa del coronavirus e trasportati in alcuni camion in fosse comuni. Proprio al per evitare che il vaccino di Pfizer e Biontech possa rivelarsi inefficace contro il nuovo ceppo mutato del Covid rilevato negli animali, le autorità danesi hanno iniziato a uccidere i visoni. E sulla stessa linea guida si muoverà Atene.

Si tratta di una variante Covid denominata Cluster 5 F, già individuata anche in Svezia, Usa, Paesi Bassi, Spagna, Italia, Israele: per questa ragione l’Organizzazione mondiale della sanità ha comunicato che il nuovo ceppo Covid-19 mostra mutazioni che non erano state osservate fino ad ora. Quindi in molti paesi europei sono state avviate ispezioni approfondite degli allevamenti di visoni per identificare potenziali casi simili.

Intanto in Grecia la pandemia avanza e c’è preoccupazione per i 310 pazienti intubati in terapia intensiva, con 50 nuovi decessi. Parla di “guerra sanitaria senza precedenti” un anestetista dell’ospedale Papanikolaou di Salonicco, Daniel Konstantinidis, che sul proprio profilo social ha pubblicato post drammatici. Di contro una buona notizia per la Grecia arriva dalla City londinese: il governo è in trattativa con tre banche che vorrebbero trasferire dipendenti e attività nel paese ellenico in vista della Brexit.

(nella foto visoni uccisi vicino a Naestved, Danimarca)

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