Televisione

Mauro Corona cacciato da Cartabianca, ecco cosa ha detto il direttore di RaiTre (che non lo vuole più)

Il veto secondo il sito Dagospia arriverebbe da Franco Di Mare e il dirigente è stato raggiunto ieri da Valerio Staffelli per la consegna del tapiro d'oro: "La questione è seria e riguarda i diritti delle donne, che sono stati vilipesi e calpestati. Non è una questione privata tra Berlinguer e Corona"

Mi manca il programma, mi ero affezionato a Bianca Berlinguer. È un lavoro a cui tenevo e tengo ancora. Nonostante le cadute di stile, le cafonate, sono una persona onesta per cui avrei voluto almeno una possibilità per poter chiedere scusa il martedì in quella trasmissione che è stata il luogo del misfatto. Purtroppo non mi è stato possibile, mi bastava almeno una possibilità perché le scuse vanno fatte in pubblico dove si è sbagliato”, ha dichiarato nei giorni scorsi Mauro Corona a L’Assedio, programma in onda sul Nove condotto da Daria Bignardi.

Il riferimento è al caso, ormai noto, esploso dopo le parole dell’alpinista pronunciate in diretta a Cartabianca dove si era rivolto alla padrona di casa dandole della “gallina” perché, secondo lui, colpevole di averlo ripreso dopo una pubblicità fatta ad un albergo. L’ennesimo scontro tra Corona e la Belinguer, le scuse immediate e ripetute in diversi contesti, scuse che la giornalista ha accettato sia in pubblico che in privato, spiegando inoltre che il mancato ritorno dello scrittore nel talk dipendeva da altri.

Il veto secondo il sito Dagospia arriverebbe dal direttore di Rai3 Franco Di Mare e il dirigente è stato raggiunto ieri da Valerio Staffelli per la consegna del tapiro d’oro: “La questione è seria e riguarda i diritti delle donne, che sono stati vilipesi e calpestati. Non è una questione privata tra Berlinguer e Corona, ma riguarda i principi etici a cui l’azienda fa riferimento. È l’azienda che fa questa scelta”, ha dichiarato ai microfoni di Striscia la notizia.

Lo stesso Corona, sempre al tg satirico di Canale 5, aveva in qualche modo confermato il veto di Di Mare: “Posso garantirvi che non è la Berlinguer a non volermi. È qualcun altro. Franky Di Mare, non ho niente da dire sul fatto che non mi vuoi più. Vorrei però capire perché non me l’hai detto prima, invece di continuare a mandarmi messaggi di amicizia e chiamarmi il tuo ‘fratello della montagna’. Almeno chiarisci questo tuo cambiamento di marcia nei miei confronti. In ogni caso, sappi che io non mi impicco, se non vengo più lì.”