Economia

Italo sospende la maggior parte dei treni: “Domanda diminuita di oltre il 90%”. In cassa integrazione i 1.300 dipendenti

La società controllata dal fondo statunitense Gip manterrà due soli servizi giornalieri sulla direttrice Roma-Venezia e sei sulla direttrice Napoli-Milano-Torino. La situazione dopo il nuovo Dpcm, fa sapere, "per l'Alta velocità è come il lockdown di primavera"

Ntv, la società dei treni Italo controllata dal fondo statunitense Global Infrastructure Partners, ha annunciato che dal 10 novembre sospenderà “la maggior parte dei servizi giornalieri del suo network” e metterà in cassa integrazione il personale, circa 1.300 persone. La decisione è stata presa alla luce delle nuove misure anti-covid previste dal Dpcm in vigore da domani: “La situazione che si sta verificando per il trasporto Alta Velocità è identica a quella realizzatasi durante il lockdown di primavera, quando si registrò un crollo della domanda del 99% con gravi ripercussioni sull’intero settore”.

Oggi, fa sapere la stessa società, il calo della domanda è “di oltre il 90% sul trasporto lunga percorrenza in tutta la nazione”. Ma le nuove limitazioni alla mobilità interregionale “da e per territori strategici della propria offerta” non potranno che ridurla ulteriormente. Italo quindi “manterrà 2 soli servizi giornalieri sulla direttrice Roma-Venezia e 6 servizi giornalieri sulla direttrice Napoli-Milano-Torino“. Inoltre ricorrerà alla cig Covid in maniera più massiccia rispetto a quanto aveva fatto durante il primo lockdown, quando si erano alternate cassa e solidarietà.

A fine ottobre il presidente di Ntv Luca Cordero di Montezemolo – ancora azionista del gruppo – aveva fatto sapere che “senza aiuti pubblici subito” Italo avrebbe chiuso. La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli aveva garantito che il decreto di assegnazione delle risorse era stato firmato e i soldi sarebbero arrivati. Il decreto Rilancio prevedeva infatti 70 milioni per il 2020 e 80 all’anno dal 2021 “al fine di sostenere le imprese che effettuano servizi di trasporto ferroviario di passeggeri e merci non soggetti a obblighi di servizio pubblico”: quindi Frecce, intercity, treni merci di Trenitalia-Fs e treni ad alta velocità di Italo-Ntv.

Nel 2019 Ntv ha avuto un giro d’affari di 700 milioni di euro e utili per 151 milioni. Avrebbero dovuto essere distribuiti tutti come dividendi nel corso del 2020 ma per reggere meglio l’impatto della crisi Covid i soci, tra cui Montezemolo, Flavio Cattaneo e Alberto Bombassei, hanno deciso di rinunciare alla cedola. Nel 2019 gli azionisti avevano comunque ricevuto dividendi ordinari e straordinari per 340 milioni.