Mondo

Coronavirus, Galles entra in lockdown per 17 giorni: chiuse tutte le attività non essenziali

Le restrizioni da venerdì fino al 9 novembre per contenere i contagi che da sono stati più di 9mila dal 4 al 17 ottobre. In assenza di restrizioni, ha detto il primo ministro, il sistema sanitario andrebbe in crisi

Smartworking, aziende chiuse un ordine chiaro per tutti i tre milioni di abitanti: restare a casa. Il Galles ha deciso di introdurre 17 giorni di rigido lockdown dalle 17 di venerdì 23 ottobre fino al 9 novembre, nel tentativo di frenare l’avanzata dei contagi da coronavirus. Cardiff torna così alle regole già imposte a marzo, durante il picco della prima ondata, imponendo restrizioni che oggi sono le più severe di tutto il Regno Unito.

A partire dalle 18 ora locale di venerdì, sarà chiesto ai cittadini di rimanere a casa, mentre le attività non essenziali saranno chiuse. Ad annunciare le restrizioni è stato il primo ministro gallese, Mark Drakefors, sperando che possano creare uno choc “breve ma intenso” per frenare l’aumento dei positivi, che sono stati più di 9mila dal 4 al 17 ottobre. Senza le misure, ha aggiunto Drakefors, il sistema sanitario nazionale non sarà in grado di fare fronte all’emergenza con la conseguenza di un numero maggiore di vittime.

I contagi – Oggi la Public Health Wales ha riportato 950 nuove infezioni, portando il numero totale di casi a 35.628 in una nazione con poco più di 3 milioni di abitanti. Sono stati segnalati anche altri tre decessi, portando il numero totale di vittime a 1.711. “Questo è il momento di lottare insieme – ha detto Drakeford – Facendo affidamento solo sulla polizia e le forze dell’ordine per uscire da questo periodo, non ce la faremo”.

Le misure – Saranno simili a quelle adottate all’inizio dell’anno con lo scoppio della pandemia, con la chiusura di tutte le attività commerciali, di quelle per il tempo libero, dell’ospitalità e del turismo non essenziali, insieme a centri sociali, biblioteche e centri di riciclaggio. Saranno chiusi anche i luoghi di culto tranne che per funerali o cerimonie nuziali. Le strutture per l’infanzia rimarranno aperte, insieme alla riapertura delle scuole primarie e specialistiche dopo la pausa di metà semestre.

Sarà vietato incontrarsi all’interno o all’esterno con persone al di fuori del proprio nucleo familiare, ad eccezione di coloro che vivono da soli. Drakeford ha sottolineato che i lavoratori essenziali che vivono su entrambi i lati del confine tra Inghilterra e Galles potranno continuare a lavorare e le aziende colpite dal lockdown verranno supportate da un pacchetto da 294 milioni di sterline. L’obiettivo, ha detto il primo ministro, è quello di “far passare al popolo gallese un Natale senza restrizioni di questo tipo: sono già 800 le persone attualmente ricoverate a causa del virus, con alcune che necessitano di cure critiche”.

(immagine d’archivio)