Cronaca

Ci si può riammalare di coronavirus? Ecco cosa risponde l’infettivologo Massimo Galli

Secondo il professore, che insegna Malattie infettive alla Statale di Milano, "sono solo due i casi provati al mondo". E in entrambi, scrive su Twitter, "la seconda infezione è stata però mite o asintomatica"

Ora che i contagi da coronavirus nel nostro Paese stanno tornando a salire, sempre più persone si chiedono se sia possibile riammalarsi di coronavirus. Magari dopo aver contratto il virus già durante la scorsa primavera. A rispondere al quesito ci ha pensato su Twitter l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli. “Molti mi chiedono se è possibile riammalarsi di Covid-19. Solo due i casi provati al mondo“, scrive sui social, cercando di placare una volta per tutte le ansie dei cittadini.

In entrambe le circostanze, aggiunge Galli, “la seconda infezione è stata però mite o asintomatica“. I rischi, quindi, sono minimi. Il medico, tra i massimi studiosi del Sars-Cov2 in Italia e ordinario di Malattie infettive nell’università di Milano, fornisce poi ulteriori dettagli sugli unici due casi riscontrati nel mondo da quando la pandemia è cominciata: “In entrambi il ceppo virale era tanto diverso dal precedente da escludere un’infezione unica persistente nel tempo”.