Politica

Catania, la piazza leghista difende Salvini tra bandiere e gadget. Lui: “Pressione su magistrati? Liberi di parlare o va chiesto il permesso?”

La grande folla per difendere Matteo Salvini almeno per il momento non c’è stata. Alcune centinaia di persone, in un porto blindato, hanno accolto il leader del Carroccio, nonostante il richiamo in città per tutti i più alti rappresentati della Lega.

Domani, nel giorno dell’udienza preliminare per il caso della nave Gregoretti, in campo scenderanno anche Fratelli d’Italia e Forza Italia con Giorgia Meloni e Antonio Tajani. “Se Il Pd e i centri sociali vogliono fare casino mi dispiace”, dice Salvini a chi gli chiede conto dell’eccessivo dispiegamento di forze dell’ordine. “Perché proprio Catania? Siamo liberi di parlare di cultura a Catania o dobbiamo chiedere il permesso?”, continua. Davanti il palco durante l’intervista con la giornalista Maria Giovanna Maglie ci sono i leghisti di Sicilia ma anche alcuni sostenitori arrivati dalle regioni del nord. Tra magliette e bandiere lo slogan è soltanto uno: “Processate anche me!”.