Tre settimane dopo l’omicidio, le proteste della popolazione portarono alle dimissioni del premier Robert Fico. Il giornalista stava realizzando un’inchiesta, pubblicata poi postuma e incompleta, sulle relazioni fra imprenditori italiani sospettati di essere legati alla ‘ndrangheta e uomini politici slovacchi. La vicenda aveva dato il via a proteste in Slovacchia e altri Paesi: 40mila persone erano scese in strada a Bratislava nella più grande protesta dalla rivoluzione di velluto che nel 1989 rovesciò il regime comunista cecoslovacco e altre manifestazioni si sono svolte in varie città slovacche, così come a Praga e Berlino.