Politica

Marche, trattative in extremis per il ticket dei candidati presidente Pd-M5s. Appello dem: “Prevalga il buon senso”

Sulla carta le liste sono chiuse, ma il voto della base grillina che ha dato il via libera agli accordi per le Comunali ha riaperto uno spiraglio anche sul fronte delle Regionali. I leader dei due schieramenti in campo per trovare una mediazione che a molti sembra impossibile. Entro il 20 agosto le liste devono essere chiuse

Nelle Marche si tratta in extremis per cercare di trovare un accordo Pd-M5s sul candidato. Se sulla carta (e come ripetono dal fronte locale 5 stelle) la partita è chiusa senza possibilità di mediazione, i leader nazionali sono al lavoro per cercare di raggiungere un’intesa. E per farlo entro il 20 agosto, data limite per la presentazione delle liste. L’ipotesi che potrebbe avere più chance è quella avanzata nelle scorse ore dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci: un ticket tra il candidato presidente dei dem Maurizio Mangialardi e quello del M5s Gianni Mercorelli. Strada impraticabile secondo l’esponente dei 5 stelle, ma sulla quale, secondo le ricostruzioni dei quotidiani, sarebbero al lavoro i leader dei due schieramenti: sia Nicola Zingaretti che Luigi Di Maio e Vito Crimi. Lo spiraglio si è riaperto dopo che la base grillina ha dato il via libera alle alleanze con le liste di partiti: il voto riguardava solo le elezioni Comunali, ma per i vertici l’apertura potrebbe essere considerata a livello più ampio. Senza dimenticare che nelle Marche gli schieramenti su fronti opposti non sono così netti: dei 5 consiglieri uscenti del Movimento, ben 3 hanno deciso di candidarsi con liste civiche in sostegno del candidato del centrosinistra. E la motivazione comune è che tutto va bene pur di osteggiare la vittoria della destra in Regione.

In queste ore chi fa maggiori pressioni sono i dem: i voti dei 5 stelle sono decisivi per battere la destra nella Regione storicamente governata a sinistra. E se nel weekend ha parlato il vicesegretario Pd Andrea Orlando, oggi a farsi portavoce della necessità di mediare è il senatore Bruno Astorre. Che ha esteso il discorso anche alla Puglia, dove però la riapertura delle trattative per far convergere il M5s sul candidato Michele Emiliano sembra ormai improbabile. “Unire i puntini per un progetto alto e forte nell’interesse dei cittadini di Marche e Puglia”, ha scritto Astorre che è anche segretario Pd nel Lazio e membro della direzione nazionale. “E’ l’invito che rivolgo alle donne e agli uomini del Pd e del Movimento 5 stelle che sono chiamati ad un appuntamento democratico che segnerà il futuro delle rispettive regioni. Unire i puntini per trovare delle sintesi in cui emergano i valori e i progetti condivisi. Sarebbe un piccolo passo avanti per il Paese e un grande salto per il futuro di regioni che hanno bisogno ora più che mai, nell’anno del Covid e dei suoi effetti, di buon governo e di donne e uomini responsabili che guardino al bene e ai beni comuni. Auspico che sarà fatto tutto il possibile perché prevalga il buon senso e un po’ meno il senso di appartenenza a pregiudizi che si superano con intelligenza e il coraggio delle idee”.