Politica

Il caso del bonus ai politici mi fa venire voglia di scrivere al caro Enrico

Cosa è più grave: dare la colpa alla mamma o accettare l’elemosina? È una domanda che bisognerebbe porre ai deputati Elena Murelli e Andrea Dara, entrambi (solo) sospesi dalla Lega per aver preso il bonus partite Iva. La prima aveva definito i soldi di questo bonus “una elemosina”. Eppure, alla fine, si è presa quei quattro spicci nonostante un reddito dichiarato di oltre 100 mila euro.

Il secondo, Andrea Dara , proprietario di un calzaturificio, ha detto che la mamma (a sua insaputa) aveva fatto richiesta di quei soldi. Lui lo ha scoperto dopo, forse quando è cominciato a circolare il suo nome. La madre si è presa tutta la colpa. “È stata una leggerezza” ha detto assumendosi tutta la responsabilità per salvare il figlio in un gesto d’amore bellissimo, da telenovela.

Così, è successo che mi è scaturita la voglia di scrivere a Berlinguer, al caro Enrico. Ma quando parlavi di questione morale sapevi già che era una battaglia persa? Sarebbero infatti centinaia, alcuni parlano anche di duemila, i politici che hanno chiesto e ottenuto il bonus pensato per le partite Iva: i piccoli commercianti.

Ma a questi “politici” i 600 euro devono essere sembrati una sorta di mini 13esima, non c’è altra spiegazione. Più ne hanno e più ne vogliono, verrebbe da dire. Come se il Parlamento, sedersi in quelle aule, ne aumentasse l’ingordigia a dismisura. Enrico, salvaci tu!