Politica

Puglia, Crimi chiude all’alleanza M5s-Pd: “Contrasto a Emiliano non archiviabile”. Ma il sottosegretario 5 stelle Turco: “Continuità governativa farebbe bene”

Il capo politico del Movimento, ai microfoni di Radio anch'io su RadioUno, ha smentito che sia possibile trovare un accordo per sostenere il candidato dei dem: "Non avrà impatto sul governo", ha chiuso

“Ci abbiamo ragionato, ma M5s in Puglia correrà da sola”. Tocca a Vito Crimi, capo politico del Movimento 5 stelle intervenire per mettere a tacere le voci degli ultimi giorni che parlano di lavori e trattative per raggiungere un accordo tra dem e grillini per le Regionali in Puglia. “Non ci siamo mai sottratti al confronto”, ha detto ai microfoni di Radio anch’io su RadioUno, “ma lo facciamo se ci sono i presupposti. Lo so che c’è un dibattito sula Puglia, so che tanti stanno spingendo ma voglio confermare, senza ombra di dubbio che in Puglia corriamo da soli. Ci abbiamo ragionato, ma le politiche fatte da Emiliano noi le abbiamo contrastate, non possiamo archiviare questo”. E, ha concluso, “questo non avrà un impatto sul governo”.

Ma gli sponsor dell’accordo, sempre più complicato col passare dei giorni, non mancano. Anche all’interno dell’esecutivo. Il sottosegretario M5s alla presidenza del Consiglio Mario Turco, pugliese, ostenta prudenza quando gli viene chiesto se 5 stelle e dem debbano correre insieme nella sua Regione. Ma allo stesso tempo il titolare della delega alla Programmazione economica e agli investimenti fa un appello alla “responsabilità”. “Al momento – dice Turco, interpellato dall’Adnkronos – i vari tavoli regionali sono in una fase di approfondimento e quindi non penso che ci possano essere ulteriori interferenze in questo dialogo. Chiaramente, avere una continuità governativa farebbe bene alla Puglia e al Paese”. E’ giusto quindi replicare a livello locale lo schema governativo nazionale? “Lo schema romano – risponde il sottosegretario – sta dando i suoi risultati al Paese e alle stesse forze di governo. Da questo punto di vista l’esecutivo sta lavorando e bene nell’interesse del Paese. Questo senso di responsabilità mi auguro che sia diffuso” in tutto il territorio nazionale. Dunque, sì: correre uniti “se ci sono le condizioni”. “E’ chiaro che in questo momento ci sono tavoli diversi. C’è il tavolo governativo, dove noi stiamo governando e operando bene con il Pd visti i risultati raggiunti. Su base regionale c’è una interlocuzione che penso debba riguardare prettamente i regionali. Noi attendiamo le conclusioni di questa interlocuzione e trarremo le conseguenze”.

In realtà proprio i timori degli effetti di un’eventuale sconfitta sulla tenuta dell’esecutivo hanno spinto, nei giorni scorsi, i pontieri di una parte e dell’altra a muoversi per cercare di trovare un’intesa in extremis. Chi resiste è la candidata M5s in Puglia Antonella Laricchia, sostenuta in questo dall’ex ministra Barbara Lezzi. Le ricostruzioni però, parlano di vertici del Movimento (con l’interessamento dello stesso premier Giuseppe Conte) che non avrebbero scartato l’ipotesi a priori. Il problema in Puglia, in un certo modo come in Campania e come fu in Emilia-Romagna, sarebbe quello di allearsi per sostenere la candidatura di un presidente al quale per anni si è fatta opposizione. Stando alle parole di Vito Crimi, una ipotesi che è stata già scartata.