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Usa, Fbi accusa una ricercatrice cinese di aver mentito sui suoi legami con l’esercito. Pechino: “Persecuzione politica contro nostri studenti”

Il caso aggiunge altro nervosismo dopo la notizia arrivata solo poche ore fa della chiusura del consolato cinese di Houston per spionaggio: la ricercatrice presso la University of California, Davis, viene citata in un documento giudiziario del 20 luglio, riportato dal sito di news Axios

Dopo la chiusura del consolato cinese di Houston, in Texas, si apre un nuovo fronte di tensioni tra Stati Uniti e Cina, che si aggiunge alle tensioni su Huawei, la controversa legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong imposta da Pechino e le sanzioni per le violazioni dei diritti umani nello Xinjiang contro le minoranze musulmane. L’Fbi accusa la ricercatrice cinese di biologia Tang Juan di aver mentito sui suoi legami con l’esercito di liberazione popolare pur di avere il visto statunitense e di essersi poi rifugiata, una volta scoperta, nel consolato cinese di San Francisco per sfuggire all’arresto. E la replica cinese non tarda ad arrivare. Gli Stati Uniti “stanno sorvegliando, molestando e reprimendo studenti e ricercatori cinesi negli Usa, imponendo loro una presunzione di colpa, che è una persecuzione politica chiara e viola gravemente gli interessi dei cittadini cinesi”, ha fatto sapere il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin.

Il caso aggiunge altro nervosismo dopo la notizia arrivata solo poche ore fa della chiusura del consolato cinese di Houston per spionaggio: la ricercatrice presso la University of California, Davis, viene citata in un documento giudiziario del 20 luglio, riportato dal sito di news Axios. L’Fbi ritiene che il suo obiettivo, insieme ad altri, fosse di sottrarre proprietà intellettuale dagli istituti universitari.

La vicenda rientra in una più ampia inchiesta dei procuratori federali statunitensi su un programma condotto dai militari cinesi, attraverso le loro università e centri di ricerche, “per mandare scienziati militari negli Usa sotto false coperture“. “Ci sono prove che in almeno un caso uno scienziato ha copiato o rubato informazioni di istituzioni americani su diretto ordine dei superiori militari in Cina”, affermano i procuratori.

Il mese scorso è stato arrestato all’aeroporto di Los Angeles Xi Wang mentre stava cercando di rientrare in Cina. Anche lui è stato accusato di aver frodato le autorità nel richiedere il visto. Il ministero degli Esteri cinese ha definito l’arresto di Wang, specializzato nella ricerca per le malattie cardiovascolari, “una sfacciata persecuzione politica“.