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La Grecia scommette sul turismo al tempo del Covid. Vi racconto come

Ravvivare il turismo interno nella consapevolezza che, senza voler far trasparire allarmismi o catastrofismi, nulla sarà come prima. La Grecia turistica, fetta che vale il 20% del Pil nazionale, è ripartita da due settimane, con un vademecum programmatico, con test a campione (che hanno permesso di scovare un focolaio fra i vacanzieri serbi) e una organizzazione logistica imprescindibile.

L’affluenza è ovviamente ancora bassa rispetto allo stesso periodo del 2019, chi si aspettava un trend diverso resterà deluso: ma un punto a favore il governo ellenico guidato da Kyriakos Mitsotakis lo ha segnato alla voce linee guida. Il codice a barre che il singolo visitatore deve mostrare prima di mettere piede sul suolo ellenico è gestito da un sistema elettronico che, valutando le informazioni, le abitudini del singolo e i fattori di rischio, elabora la possibilità di essere positivo. Il risultato del test viene inviato dopo 24 ore all’indirizzo di soggiorno che il turista indica.

Tutto ok? Quasi. Il nodo resta la gestione dei positivi e i numeri dell’indotto. Le isole Cicladi, Creta e la Penisola Calcidica restano le mete più gettonate per il turismo cosiddetto di massa. Non solo la classica settimana in luglio o in agosto, ma andranno valutati anche i numerosissimi turisti che puntano da sempre ad abbinare mare a cultura.

Italiani, tedeschi e inglesi hanno l’abitudine di girovagare per le mille e più bellezze uniche che la Grecia ha: dall’oracolo di Delfi ai monasteri delle Meteore, dai luoghi nella regione greca della Macedonia cari ad Alessandro Magno (Verghina, Filippi, Dion) fino al Monte Athos, dal Peloponneso meta annuale di Umberto Eco (Mani e Monenvasia, su tutte) sino al monte Pellion, set del celebre film Mammamia assieme alle isole Sporadi di Skiathos, Alonissos e Scopelos.

Lì, in quegli anfratti di folklore, storia e miti si è celata per anni una buona presenza turistica, anche se lo zoccolo duro resta Atene e le note isole di Santorini, Mykonos, Creta e Paros. Nel mentre, con la pandemia che ha mutato anche la genetica delle vacanze, cresce il numero di richieste di ville sul mare e appartamenti familiari, segno che per chi può rappresentano una sistemazione logistica più comoda e sicura, specialmente per chi viaggia con bimbi piccoli.

In Grecia però, al di là delle notizie di cronaca e delle fisiologiche prescrizioni dei virologi, si respira una voglia intensa di non fasciarsi la testa, come dimostrano alcuni elementi. L’apertura dei cantieri all’ex aeroporto Elleniko rappresenta un segno di rinascita dopo la crisi finanziaria del 2012.

Lì dove sorgeva lo scalo della capitale verrà realizzata una nuova Dubai nell’Egeo con hotel, casinò e porticciolo turistico; e la nuova linea della metropolitana di Atene, inaugurata negli stessi giorni in cui si è svolto l’evento centrale della Presidenza greca del Consiglio d’Europa con il discorso del premier Mitsotakis e della Presidente della Repubblica Sakellaropoulou in un clima ancestrale, come dimostra la location scelta, presso il Tempio di Zeus Olimpio. La magia, nonostante il Covid, in Grecia è sempre assicurata.