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Cattolica, Generali nuovo socio di riferimento: il gruppo si trasformerà da cooperativa a Spa

La compagnia di Trieste avrà il 24,4% del capitale a valle della sottoscrizione di una tranche riservata da 300 milioni di euro dell’aumento di capitale da 500 milioni. Una garanzia per soddisfare le richieste dell’Ivass, che a maggio aveva chiesto all'assicurazione veronese di rafforzare la solidità patrimoniale a causa del deterioramento delle condizioni di solvibilità

Generali assicurazioni diventa il nuovo socio di rilevanza di Cattolica: il gruppo subirà la trasformazione da cooperativa a Spa. I consigli di amministrazione delle due compagnie assicurativa hanno approvato l’avvio di una partnership strategica. La compagnia di Trieste avrà il 24,4% del capitale a valle della sottoscrizione di una tranche riservata da 300 milioni di euro dell’aumento di capitale da 500 milioni che l’assemblea veronese è chiamata ad approvare il prossimo 27 luglio. Una garanzia per soddisfare le richieste dell’Ivass, che a maggio aveva chiesto a Cattolica di rafforzare la solidità patrimoniale a causa del deterioramento delle condizioni di solvibilità del gruppo.

Soddisfatto il direttore generale di Cattolica, Carlo Ferraresi, secondo cui si tratta di “un passo molto importante per il nostro gruppo che rafforzerà il percorso di sviluppo della società”. Secondo i termini dell’accordo, Generali si impegna a diventare azionista rilevante con il 24,4% di Cattolica attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato per 300 milioni. L’operazione prevede l’emissione di 54,054 milioni di azioni di Cattolica a un prezzo per azione pari a 5,55 euro. Il Leone di Trieste avrà inoltre la facoltà di sottoscrivere pro quota il successivo aumento di capitale in opzione per tutti gli azionisti per un ulteriore controvalore massimo pari a 200 milioni di euro.

L’accordo rappresenta inoltre una svolta storica per l’assicurazione veronese, perché prevede la trasformazione di Cattolica da cooperativa a società per azioni. Il cambio pelle avrà effetto dal 1 aprile 2021 e insieme all’adozione di modifiche statutarie rappresenta una condizione sospensiva per l’ingresso di Generali nel capitale di Cattolica come azionista rilevante. La partnership si svilupperà su 4 ambiti industriali: asset management, Internet of Things, Salute e Riassicurazione. “È un’opportunità unica, oggi in Italia, di crescita profittevole nell’asset management e nei servizi innovativi ai clienti Danni, pilastri della nostra strategia Partner di Vita 2021”, spiega Marco Sesana, country manager e amministratore delegato di Generali Italia.

Positivo anche il commento del presidente di Cattolica, Paolo Bedoni, che insieme a Ferraresi sottolinea come l’accordo “con l’obiettivo di preservare la centralità del territorio, dei clienti e dei dipendenti, offre una importante opportunità di creazione di valore per i soci e azionisti”. In un messaggio ai dipendenti, Ferraresi assicura che “attraverso l’intesa sottoscritta il nostro gruppo potrà rafforzare la propria posizione di capitale e sviluppare un nuovo rapporto con tutti gli stakeholder, nel pieno rispetto dei principi che da sempre ci contraddistinguono”.