Cronaca

Fase 2, stabilimenti balneari aperti fino alle 22 e cibo consegnato al lettino: le nuove regole per le spiagge di Rimini

L'ordinanza varata dal Comune romagnolo implementa alcune delle direttive contenute dalle linee guida regionali, come lo spazio (aumentato) tra ombrelloni. Chioschi sulla spiaggia, bar e chiringuito saranno oggetto di uno specifico provvedimento. E per limitare la movida si pensa alla chiusura anticipata dei locali

Stabilimenti aperti fino alle 22, pranzi e aperitivi consegnati direttamente al lettino e 18 metri quadrati per ombrellone: sono le nuove regole di una delle mete vacanziere per eccellenza, Rimini, per affrontare senza rischi la stagione balneare dopo l’emergenza Covid. L’ordinanza varata dal Comune romagnolo, dice l’assessora al Demanio Roberta Frisoni, “una spiaggia open space per vivere l’estate con più servizi e in piena sicurezza”.

Rispetto alle line guida diffuse la scorsa settimana dalla Regione – che prevedono uno spazio di 12 metri quadri per ogni ombrellone – Rimini fa un ulteriore passo in avanti, fissando la superficie a 18 metri quadrati. Gli stabilimenti balneari, inoltre, dovranno consentire la permanenza dei clienti e l’utilizzo dei servizi almeno fino alle 22: quindi ci si potrà fermare anche per cena. Che dovrà essere consumata preferibilmente sotto l’ombrellone: ristoranti e locali potranno effettuare consegnare il cibo direttamente ai lettini, con l’obiettivo di ridurre i possibili assembramenti nei locali.

L’emergenza coronavirus però non scalza via la questione ambientale: rimane bandita la plastica monouso – piatti e stoviglie inclusi – quindi i cibi in consegna dovranno essere in contenitori compostabili o di plastica lavabile. Stop confermato alle sigarette sulla battigia, divieto già introdotto durante la scorsa estate.

Chioschi sulla spiaggia, bar e chiringuito saranno oggetto di uno specifico provvedimento. La questione è cruciale soprattutto dopo le polemiche sollevate durante l’ultimo weekend dalla folla nei locali del centro. Jamil Sadegholvaad, assessore alla Sicurezza del Comune di Rimini, in un’intervista al Resto del Carlino, spiega che “è un problema che affronteremo a brevissimo, nella prossima riunione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza”. Se gli stabilimenti chiuderanno più tardi, i bar potrebbero chiudere prima, forse già alle 21:30. Un provvedimento sì drastico, aggiunge “ma non bisogna commettere lo sbaglio di pensare che l’emergenza sia finita, che il virus non circoli più e che si possa tornare subito alla normalità”.