Diritti

Sala: “Centri diurni per disabili? La Regione Lombardia non ha ancora dato regole per riaprire. Chiediamo tamponi e test continui”

La sanificazione giornaliera delle aree gioco per i bambini, ma anche la riapertura dei mercati garantendo le norme per evitare il contagio, e soprattutto la riapertura dei centri diurni per disabili. Sono tre criticità sulla ripartenza sottolineate dal sindaco di Milano, Beppe Sala, in un video condiviso sul proprio profilo Facebook. Il punto “relativo ai centri diurni per disabili” è “delicato”, spiega il primo cittadino, “perché il Dpcm prevede che sia la Regione a regolamentare la disciplina. Regione Lombardia non l’ha ancora fatto, ci ha detto informalmente che si potrà riattivare il servizio dal 25 maggio”. “Noi siamo pronti a fare la nostra parte e a sgravare le famiglie dell’impegno di tenere i disabili in casa – continua Sala – però è chiaro che vanno forniti al personale sanitario gli adeguati dispositivi di sicurezza”. Il problema è anche “spiegare a un disabile che deve stare a distanza e usare la mascherina in maniera adeguata”, per questo, conclude Sala, “semplicemente, chiediamo a Regione Lombardia la garanzia che ci siano tamponi e test continui affinché tutto avvenga in sicurezza”. La stessa richiesta, insieme a quella di riaprire con velocità viste le difficoltà delle famiglie, era stata mossa anche da diverse associazioni del settore, che in un articolo pubblicato da Ilfattoquotidiano.it, avevano sottolineato la necessità di ripartire in sicurezza e, quindi, di “fare tamponi a tutti”.