Cinema

Coronavirus, “i cinema riapriranno dal 18 maggio”. Accordo dei distributori per la piattaforma online MioCinema

Si parte con I Miserabili di Lady Lj e continuerà nelle settimane a venire con Dopo il matrimonio con Julienne Moore, Il meglio deve ancora venire con fabrice Luchini, e l’atteso Matthias &Maxime di Xavier Dolan

Le sale cinematografiche in Italia riapriranno il 18 maggio. Sì, almeno in maniera virtuale. E almeno per gli amanti e orfani del cinema di “qualità”. Si chiama MioCinema, ed è la prima piattaforma digitale che, come dice la sua tagline, “mette al centro la sala cinematografica e il suo pubblico”. Gli apprendisti stregoni, creatori di questa importante novità, a cavallo tra il vecchio mondo promiscuo di poltroncine e proiettore e l’ignoto spazio profondo di “cosa ne sarà di noi il prossimo autunno”, sono un gruppo di distributori capitanati da LuckyRed, un gruppo di esercenti con al centro le sale di Circuito Cinema e infine il sito web MyMovies come supporto digitale.

Tra una decina di giorni, insomma, online potrete trovare un nuovo canale in streaming dove vedere nuovi titoli in anteprima che sarebbero dovuti uscire al cinema. Fino a qui, diceva qualcuno ne L’odio, tutto bene. Poi che succede? Succede che invece di un generico indirizzo web in cui si apre un menù a tendina e ti franano addosso migliaia di titoli, si entra virtualmente nel cinema preferito della vostra città (o quello più vicino ad essa), si paga un biglietto e all’orario prestabilito inizia la visione. “MioCinema nasce con l’idea di portare in rete le persone che amano il buon cinema visto sul grande schermo – spiega Andrea Occhipinti di LuckyRed – Queste persone sono oggi private di questa esperienza a causa dell’emergenza che stiamo vivendo. Vogliamo offrire loro la possibilità di vedere i grandi film che sarebbero andati in sala, attraverso una piattaforma digitale. Uno strumento che serva anche a tenere informato il pubblico sui film che usciranno quando le sale riapriranno. L’auspicio è che la piattaforma diventi, quando la situazione sarà tornata normale, un’estensione digitale del cinema, dove poter trovare tutto quello che non è più in sala, nel rispetto delle finestre di sfruttamento”.

Insomma, più che lasciare che un film d’autore finisca nelle grinfie di Netflix o Amazon Prime, cliccato più per curiosità o bizzarria dopo ore di binge watching sulle serie, meglio tutelarlo e costruirgli attorno un percorso esclusivo di visione online coinvolgendo oltretutto le già pericolanti sale italiane, oramai chiuse da due mesi. In attesa ovviamente che prima o poi queste riaprano, con posti distanziati o meno, con il 30% di capienza o il 50%. “Certi titoli in rete oggi scompaiono – continua Occhipinti – per questo vogliamo creare una tensione affinché il pubblico quando sarà il momento torni nelle sale”.

Chiaro, il “prodotto” sarà in esclusiva e a pagamento su MioCinema (si parla di prezzi che variano a seconda dell’anteprima o della ricerca in una library dai 7 ai 2,90 euro). E la ripartizione dei ricavi vede un 40% pulito direttamente ai gestori delle sale. In più ci saranno presentazioni live con registi e attori, contenuti speciali, e quando toccherà anche alle sale riaprire i battenti chi si vede un titolo online potrà anche ricevere un biglietto in omaggio per la sala.

Diamo qualche numero, e qualche titolo. I distributori coinvolti sono ad ora una mezza dozzina: LuckyRed, Bim, Officine Ubu, Cinema di De Paolis, Teodora, Vision e 01 Rai. Le sale segnano ad oggi 75 unità sparse su tutto il territorio italiano con l’obiettivo di arrivare a 100 entro il 18 maggio raggiungendo anche le Marche, ad ora senza esercenti che hanno aderito. Infine i film in prima visione. Si parte, appunto, il 18, con I Miserabili di Lady Lj e continuerà nelle settimane a venire con Dopo il matrimonio con Julienne Moore, Il meglio deve ancora venire con fabrice Luchini, e l’atteso Matthias &Maxime di Xavier Dolan. Piccola postilla che riguarda la sovrapposizione canale streaming e sala, quando verranno riaperte: certi titoli più di nicchia andranno direttamente online, altri, i più grossi, quelli dal potenziale alto predefinito si infileranno nell’incubatoio sala. Con profondo dolore di qualche produttore/regista che magari ci teneva. L’importante, insomma, non è più esagerare, ma la “continuità”. Se quella nicchia di pubblico affezionato ai titoli art house visti in sala lo perdi ora, non lo recuperi più.