Cronaca

Coronavirus, la scheda: fase 2 al via, ecco chi riapre e cosa si può fare

Con l'avvio della fase 2 cambiano le attività permesse, sia per il lavoro che per il tempo libero. Ecco una lista di ciò che si potrà ricominciare a fare e gli approfondimenti de ilfattoquotidiano.it su ogni argomento

Tra la delusione di chi aspettava maggiori aperture e le preoccupazioni per la sicurezza di chi pensa sia troppo presto, il 4 maggio è infine arrivato, portando con sé l’inizio della tanto attesa Fase 2. La riapertura di molte attività, consentita da oggi, porterà fuori casa circa 4,4 milioni di lavoratori. Ma da oggi cambiano le regole anche per tutti gli altri. Uscire di casa, oltre che per fare la spesa o per motivi di salute, tornerà ad essere possibile anche per l’attività motoria nei parchi che riaprono e per far visita a parenti e agli ormai famigerati “affetti stabili”.

Ecco che cosa riapre, che cosa no e cosa si può fare da oggi, salvo diversa disposizione da parte delle ordinanze regionali:

MANIFATTURA: ripartono la manifattura, le costruzioni, il commercio all’ingrosso legato ai settori in attività. Secondo i consulenti del lavoro torneranno al lavoro 4,4 milioni di persone.

RISTORAZIONE: bar e ristoranti potranno riprendere l’attività solo con la consegna a domicilio o con l’asporto.

COMMERCIO: restano sospese le attività commerciali al dettaglio diverse da quelle già autorizzate (alimentari, igiene della persona, edicole, farmacie e parafarmacie, tabaccai, librerie, negozi di vestiti per bambini e neonati, fiori e piante e molto presto anche negozi di biciclette).

VISITE A PARENTI: saranno consentite visite “per incontrare i congiunti”, pur rimanendo il divieto di assembramenti. Per congiunti si intende “i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e unione civile, nonché le relazioni connotate da duratura comunanza di vita e di affetti”, dunque coppie di fatto, indipendentemente dal sesso. Sono esclusi gli amici.

NO FUORI REGIONE: gli spostamenti per i motivi consentiti sono permessi solo nella stessa regione di residenza. Gli spostamenti da regione a regione devono essere motivati da comprovate necessità di urgenza o di lavoro.

SECONDE CASE: non è consentito recarsi nella seconda casa. Lo è solo se si devono fare interventi necessari di manutenzione, ma comunque solo se esse sono nella stessa regione di residenza.

FUORI-SEDE: studenti o lavoratori fuorisede, rimasti nelle città di studio o di lavoro, possono rientrare “presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”: ma da lì non potranno poi tornare nella Regione da cui sono partiti.

TRASPORTI PUBBLICI: i mezzi pubblici saranno uno dei punti critici della ripartenza. Le regioni hanno il compito di indicare norme per assicurare il loro funzionamento pur nel rispetto del distanziamento. Ci saranno parametri di riempimenti dei mezzi mentre per gli utenti ci sarà l’obbligo di mascherina e in alcune Regione di guanti monouso.

PARCHI: vengono riaperti al pubblico parchi e giardini, non le aree gioco per i bimbi, ma va mantenuto il distanziamento.

ATTIVITA’ MOTORIA: viene rimosso il limite della “prossimità alla propria abitazione”. Sono così consentiti gli spostamenti, anche in auto, per recarsi in un’area dove praticare jogging o altre attività motorie o sportive.

SPORT INDIVIDUALE: sono permessi gli allenamenti a porte chiuse per gli sport individuali, per atleti (professionisti e non) dichiarati di interesse nazionale dal Coni. Il Viminale chiarisce che sono da intendersi permessi anche gli allenamenti individuali “in spazi pubblici o privati” di atleti di sport di squadra.

UNIVERSITA’: gli Atenei possono svolgere esami e sessioni per tesi di laurea in presenza, mantenendo le condizioni di distanziamento; sì anche a laboratori e tirocini.

FUNERALI E CIMITERI: sono consentiti i funerali, ma con un massimo di 15 persone e obbligo di mascherine, e la visita nei cimiteri ma restano per ora vietate le messe.