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Coronavirus, “Problemi di liquidità, voucher al posto dei rimborsi per i biglietti aerei”: la lettera di 12 Paesi alla Commissione europea

La normativa attuale impone rimborsi in denaro, ma adesso metterebbe in ulteriore difficoltà le compagnie. La richiesta è stata avanzata durante la videoconferenza dei ministri dei trasporti con lo scopo di "preservare il mercato dell’aviazione oltre la crisi causata dalla pandemia". L'Italia non è tra i firmatari

Voucher per i passeggeri al posto dei rimborsi ai biglietti aerei mai utilizzati: questa è la richiesta avanzata da 12 Paesi alla Commissione europea durante la videoconferenza dei ministri dei trasporti europei. In una lettera, diffusa in concomitanza con la riunione, si sottolinea la necessità di emendare “urgentemente” il regolamento europeo in modo da “preservare il mercato dell’aviazione oltre la crisi causata dalla pandemia di Covid-19″. La normativa europea infatti impone l’obbligo – su richiesta dei passeggeri stessi – di rimborsare in denaro i biglietti dei voli cancellati. Le compagnie si trovano perciò “nella difficile situazione in cui devono affrontare gravi problemi di liquidità“, si legge nella lettera.

I Paesi firmatari della lettera sono Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Polonia e Portogallo. “Ora l’obiettivo condiviso dall’Ue e dai suoi Stati membri deve essere di preservare la struttura del mercato europeo dell’aviazione oltre l’attuale crisi – si legge nella lettera – considerando allo stesso tempo gli interessi e la necessaria protezione dei passeggeri”.Per questo i 12 Paesi chiedono di permettere alle compagnie aeree di scegliere quale strumento utilizzare per rimborsare i passeggeri.

Secondo i firmatari, “regolare il temporaneo rilascio di voucher è possibile e accettabile per i consumatori se sono rispettati alcuni principi chiave: informazioni trasparenti per i passeggeri, non discriminazione, una durata comune della loro validità, massima flessibilità nell’uso e un chiaro diritto di rimborso immediatamente alla fine del periodo di validità nel caso in cui il voucher non venga utilizzato”. I Paesi si dicono poi “pronti a esplorare” meccanismi europei per garantire il rimborso dei voucher ai consumatori in caso di fallimento delle compagnie che li hanno rilasciati.