Tecnologia

Minecraft with RTX, le tecnologie di NVIDIA migliorano l’impatto visivo del gioco

Dalla metà del mese di aprile è aperta la beta di Minecraft con RTX, versione speciale di Minecraft per Windows 10 che integra il supporto al ray tracing sfruttando le tecnologie integrate nelle schede video Geforce RTX di NVIDIA, aggiungendo al titolo di Mojang luci, riflessi ed ombre realistiche.

Il lavoro di Mojang e NVIDIA non è stato affatto semplice. Per il corretto funzionamento del path tracing – l’algoritmo scelto per gestire i raggi di luce -, ed ottenere gli effetti “realistici” di cui parlavamo in apertura, è stato infatti necessario introdurre nel gioco un nuovo sistema per il rendering delle texture basato sul PBR (Physically Based Rendering), che tiene conto dei parametri fisici delle loro superfici visto che, a differenza della maggior parte dei videogiochi moderni, quello presente fin dalle origini su Minecraft era basato su due semplici livelli: colore e trasparenza.

Le texture PBR integrano dunque al loro interno 4 ulteriori livelli per mappare le capacità di emettere o riflettere luce delle superfici di un blocco: metallic map, roughtness map, emissive map e normal map; senza andare troppo nei dettagli, ciascuna di esse determina un singolo aspetto della “fisicità” a livello di ogni singolo pixel della texture, dalla rugosità alla quantità di luce emessa, dalle sue caratteristiche metalliche al come viene riflessa la luce che la colpisce.

Per permettere ai giocatori di provare subito i benefici delle novità, NVIDIA ha rilasciato sul marketplace di Minecraft 6 mondi realizzati appositamente da alcuni creators (o comunità di creators) tra i più conosciuti, mentre per chi volesse creare un proprio mondo “RTX” ha reso al contempo disponibili sul proprio sito dei resourse pack, contenenti le texture PBR, installabili nel gioco.

Abbiamo deciso di approfittare della beta per vedere lo stato attuale del prodotto utilizzando alcuni dei mondi rilasciati da NVIDIA, dopo aver avuto la possibilità di un primo assaggio lo scorso ottobre, e possiamo confermare quelle che erano state le nostre prime impressioni: il lavoro fatto migliora notevolmente l’esperienza visiva di Minecraft senza però snaturare quello che è fondamentalmente un mondo costruito da blocchi.

L’utilizzo delle tecnologie RTX da un look sicuramente più moderno ad un gioco che non ha mai fatto dell’aspetto grafico il suo forte: che siano i raggi crepuscolari che filtrano tra le foglie degli alberi (utilizzando i blocchi che li rendono parzialmente trasparenti), il calore della luce emessa dalla lava incandescente in una grotta o i castelli riflessi sulla superficie di un lago, per chi conosce il gioco l’effetto “wow” è assicurato, ancor di più una volta che si fa il confronto con la stessa inquadratura una volta disattivato il ray tracing. Unica “pecca” grafica, se così la si vuole chiamare, è l’eccessivo realismo dal punto di vista di riflessioni e limpidità dell’acqua, che finisce per venir risaltata a nostro parere un po’ più del dovuto se confrontata col il resto del mondo circostante.

Tutto ciò si scontra però con la potenza necessaria ad ottenerlo: allo stato attuale è possibile utilizzare questa speciale versione di Minecraft solo su PC dotati della fascia medio-alta dell’ultima generazione di schede video di NVIDIA – requisito minimo è la Geforce RTX2060 – vedendo escluse oltre a quelle della concorrenza anche le GPU di generazione precedente di NVIDIA stessa che quest’ultima ha riconosciuto compatibili con RTX; abbiamo provato il gioco su un notebook dotato di CPU i7-9750H e scheda video NVIDIA Geforce RTX2060 ottenendo in base al mondo una media tra i 40 ed i 50fps, nonostante il supporto del DLSS2.0, ma, essendo questa versione del gioco ancora in una fase iniziale della beta, potrebbero arrivare varie ottimizzazioni e miglioramenti prima del suo rilascio definitivo, dunque non riteniamo sia ancora il momento giusto per effettuare dei test più intensivi ed attendibili di performance, e quindi consigliamo di aspettare ancora un po’ se siete intenzionati ad effettuare un upgrade del vostro PC specificatamente per questo gioco, in modo da poter trovare la GPU più adatta a voi ed al vostro budget.

Se avete in dotazione l’hardware adatto e siete già in possesso di Minecraft per Windows10 (la cosidetta BedrockEdition), potete già provare la Beta, per farlo sarà necessario registrarsi al programma XBox Insider, scaricare la relativa app sul proprio PC, e da essa richiedere di partecipare al programma di test; manca ancora invece una data di rilascio prevista per la versione definitiva. La brutta notizia per i possessori della versione “java” di Minecraft – quella originale, acquistabile dal sito di Mojang – è che allo stato attuale non è ufficialmente prevista per il loro client un’integrazione in modo simile delle tecnologie RTX, ma sembrerebbe che alcuni modder siano al lavoro su un proprio progetto di ray tracing per Minecraft.