Zonaeuro

Coronavirus, l’Italia è il primo Paese che chiede aiuto al Fondo di solidarietà Ue

Nato per rispondere alle grandi calamità naturali come i terremoti, ora dà contributi anche per la copertura dei costi di assistenza alla popolazione, La Commissione raccoglierà le richieste di qui al 24 giugno, poi proporrà al Parlamento Europeo e al Consiglio le cifre da distribuire

Nato per rispondere alle grandi calamità naturali come i terremoti, il Fondo di solidarietà dell’Unione europea dal 2002 ad oggi ha già concesso all’Italia 2,8 miliardi di aiuti. Ora Roma ne chiede l’intervento anche per affrontare la pandemia di Covid-19: la Penisola è stata il primo Paese a presentare domanda preliminare di un sostegno finanziario ah hoc per l‘emergenza sanitaria, come consentito a partire dall’1 aprile.

La Commissione raccoglierà le richieste di qui al 24 giugno, dopodiché le esaminerà e farà proposte di aiuto finanziario al Parlamento Europeo e al Consiglio. Nel frattempo dall’Italia sono attesi maggiori dettagli sulla sua richiesta, come ha spiegato la portavoce della Commissione Vivian Loonela durante il briefing quotidiano.

I paletti per accedere al fondo sono stati modificati a fine marzo. Ora gli Stati possono chiedere aiuto anche per la copertura dei costi di assistenza alla popolazione, dalle medicine ai dispositivi di protezione fino alla sanificazione e ai controlli sanitari alle frontiere, a patto che siano superiori allo 0,3% del reddito nazionale lordo o a 1,5 miliardi ai prezzi del 2011.