Scienza

Coronavirus, baci e abbracci sulla Stazione Spaziale tra gli astronauti dopo la quarantena sulla Terra: ora l’equipaggio è al completo

Così sono accolti dai colleghi già a bordo dell'Iss, dopo sei ore di volo. Partiti dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, hanno viaggiato su una navicella Soyuz MS-16

Nello spazio si può. Baci e abbracci, così sono accolti i tre astronauti, partiti oggi dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, una volta raggiunti i colleghi a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss). Nel pieno della pandemia di coronavirus, l’americano Chris Cassidy e i cosmonauti russi Anatoly Ivanishin e Ivan Vagner infatti hanno dovuto seguire a una rigida quarantena per poter intraprendere la missione spaziale e tutelare gli astronauti già bordo dell’Iss, Oleg Skripochka, Andrew Morgan e Jessica Meir. Per loro, quindi nessun saluto di amici e parenti a causa delle norme di distanziamento sociale.

Secondo l’agenzia Tass, i tre sono decollati alle 11.05 ora di Mosca (le 10.05 in Italia) a bordo di una navicella Soyuz MS-16. Sei ore dopo sono arrivati sulla stazione spaziale, e solo dopo due ore dall’attracco è avvenuta l’apertura del portello, per via delle operazioni di controllo. Con l’aggiunta dei tre nuovi astronauti il numero dell’equipaggio aumenta a sei membri, ma non per molto. Mercoledì infatti Cassidy diventerà il comandante: riceverà il testimone da Skripochka, che si prepara a tornare sulla Terra venerdì 17 aprile con Morgan e Meir.