Cronaca

Massa Carrara, crolla ponte sul fiume Magra nel comune di Aulla: coinvolti due furgoni, un ferito trasportato in ospedale

Una persona è stata trasportata in ospedale in codice giallo. Un'altra, stando a quanto trapela da fonti sanitarie, sarebbe riuscito a mettersi in salvo ed è sotto choc. L'infrastruttura aveva subito dei danni dopo un'ondata di maltempo: dopo la riparazione, i tecnici Anas avevano dato il via libera alla circolazione senza limiti di traffico. La ministra De Micheli istituisce una commissione d'inchiesta

Un ponte è crollato ad Aulla, in provincia di Massa Carrara, sulla strada provinciale 70 che attraversa il fiume Magra. Il ponte si trova in località Albiano Magra e collega la Sp70 con la Sp62, ovvero la provinciale della Cisa. Nel crollo, secondo le informazioni raccolte dai vigili del fuoco, sono rimasti coinvolti due furgoni. La procura di Massa Carrara ha aperto un fascicolo d’indagine e sequestrato l’area., mentre il ministero delle Infrastrutture ha istituto una commissione d’inchiesta che avrà 30 giorni per ricostruire quanto accaduto.

Una persona che era a bordo di uno dei due furgoni è stata trasportata in ospedale in codice giallo per un trauma toracico e non è in pericolo di vita. L’altro conducente, stando a quanto trapela da fonti sanitarie, è riuscito a mettersi in salvo ed è sotto choc. Il ponte collega Albiano Magra, in provincia di Massa Carrara, e Santo Stefano Magra, tra Toscana e Liguria. L’infrastruttura negli ultimi mesi era stata al centro di polemiche dopo che lo scorso novembre, in seguito a un’ondata di maltempo, si era formata una crepa notata anche da molti automobilisti.

Ma dopo un sopralluogo, i tecnici di Anas – che gestisce l’infrastruttura – avevano dato il via libera alla circolazione senza limiti al traffico. Nella lettera indirizzata al Comune di Aulla, che aveva chiesto chiarimenti già ad agosto, Anas scriveva: “Non presenta al momento criticità tali da compromettere la sua funzionalità statica, sulla base di ciò non sono giustificati provvedimenti emergenziali” (leggi).

“Il ponte – spiega il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti – è importantissimo per la popolazione dell’alta Lunigiana, punto di collegamento sia con i primi territori della Liguria sia con il resto della Toscana”. La ministra delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli ha contattato, fa sapere il Mit, il sindaco del Comune, Roberto Valettini, per accertarsi delle condizioni di salute delle persone coinvolte e ha inoltre chiesto immediatamente una dettagliata relazione ad Anas. Italgas ha invece riferito di aver bloccato la fuga di gas, causata dalla rottura di una conduttura in seguito al collasso del ponte. Al momento l’interruzione del servizio interessa soltanto la frazione di Caprigliola.

Nel pomeriggio, l’Anas ha fatto sapere di aver avviato una commissione di indagine per accertare la dinamica e le cause del crollo del ponte. Nella nota, la società ha ripercorso la cronistoria dell’infrastruttura: costituito da una serie di cinque arcate in calcestruzzo con lunghezza complessiva di 258 metri, il ponte risale all’anno 1908 ed è stato ricostruito nel secondo dopo guerra. L’opera, unitamente a tutta l’arteria, è entrata in gestione ad Anas a novembre del 2018, a seguito dell’emanazione del DPCM 20 febbraio 2018, recante una revisione complessiva della rete stradale di interesse nazionale e della rete stradale di interesse regionale, in particolare quella toscana. L’infrastruttura – precisa ancora l’Anas – era, fino a tale data, gestita dalla Provincia di Massa e Carrara. Per quanto riguarda i motivi del cedimento la società ha fatto sapere che “allo stato non è possibile ipotizzare le cause del crollo improvviso dell’intera struttura. Sono in corso di verifica, di concerto con gli Enti locali – ha scritto ancora l’Anas – percorsi di viabilità alternativa da attivare nell’immediato”. Per quanto riguardai i sopralluoghi del 2019 chiesti (e ottenuti) dal comune di Aulla, la società ha sottolineato che “a partire dal 2019, il ponte è stato oggetto di sopralluoghi e verifiche periodiche, anche rispetto a segnalazioni degli enti locali, che non hanno evidenziato criticità”.