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Coronavirus, in Africa 443 casi e 10 morti ma l’Oms avverte: “Deve svegliarsi e prepararsi al peggio”

Il maggior numero di contagi, 166, è stato registrato in Egitto, seguito dal Sudafrica (62) e dall’Algeria (53). Il direttore dell'Organizzazione mondiale della Sanità ha anche invitato tutti i Paesi africani a cancellare immediatamente assembramenti di massa

Il coronavirus è arrivato anche in Africa e il contenimento dell’epidemia, scrive Lancet, dipende dalla capacità delle strutture sanitarie di fare fronte all’emergenza. Nel continente mancano però laboratori e kit diagnostici. Sono 443 i casi registrati in trenta Paesi africani e dieci i morti in quattro nazioni, ha detto il Centro africano per il controllo e la prevenzione della malattia, precisando che quattro decessi sono stati riportati in Egitto, tre in Algeria, due in Marocco e uno in Sudan. Il maggior numero di contagi, 166, è stato registrato in Egitto, seguito dal Sudafrica con 62 casi e dall’Algeria con 53. Ma il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel suo briefing sul Covid-19 ha avvertito: “Il livello dei contagi in Africa è basso” ma, ha aggiunto, “il nostro migliore consiglio all’Africa è prepararsi per il peggio. Il mio continente deve svegliarsi, abbiamo visto cosa è successo negli altri Paesi e continenti”, ha detto, invitando tutti i Paesi africani a cancellare immediatamente assembramenti di massa.

Atri Paesi dove si sono registrati casi di Covid-19 sono il Marocco con 38 casi, il Senegal con 27, Tunisia 20, Burkina Faso 15, Camerun 10, Ruanda 7, Ghana 6, Etiopia 5, Costa d’Avorio 4, Seychelles 4, Repubblica Democratica del Congo 3, Kenya 3, Nigeria 3 e Namibia 2. Un solo caso confermato in tredici Paesi africani, ovvero Benin, Repubblica centrafricana, Congo, Guinea Equatoriale, Swaziland, Guinea, Gabon, Somalia, Sudan, Tanzania, Togo, Liberia, e Mauritania.

Il Centro africano per il controllo e la prevenzione della malattia ha spiegato di essere al lavoro con tutti i Paesi membri dell’Unione Africana per verificare lo sviluppo della pandemia.