Fatti quotidiani

Vauro: “Il nemico visibile e la mia vignetta sul coronavirus”

Solo poche parole riguardo la mia vignetta “Ridateci l’Aids!”. Non per spiegarla, non per fare la solita pedante lezioncina su cosa sia la satira. La satira non è per tutti né deve piacere a tutti, stop. Suscita reazioni perché la provocazione è la sua essenza. Ne suscita di più esagerate e violente più una società è affetta da incattivimento, paura e fanatismo. Mi dispiace sinceramente che la signora Rosanna Lardino si sia sentita offesa personalmente. Agli insulti di certe testate giornalistiche e di certi politici invece sono abituato. A lei e solo a lei vorrei dire che non penso che nominare l’Aids sia uccidere due volte chi ne è stato vittima. Altrimenti dovrei credere che nominare l’automobile sia uccidere due volte le vittime, e sono molte, degli incidenti stradali. Capisco che quando si affronta un nemico invisibile come un virus se ne cerchi di visibili, con tanto di faccia, nome e cognome e, ok, se qualcuno lo ritiene utile, mi arruolo tra questi ultimi.