Mondo

Coronavirus, Trump blinda gli Stati Uniti: “Stop ai viaggi dall’Europa per 30 giorni”. Ue: “Evitare perturbazioni economiche”

Il presidente americano ha criticato l’Europa per non aver agito in modo sufficientemente veloce per affrontare il "virus straniero" e ha sostenuto che i cluster Usa sono stati "seminati" da viaggiatori europei. Il bando non include però la Gran Bretagna post Brexit, nonostante siano già stati confermati 460 casi. In un tweet, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha fatto sapere che "l'Europa sta adottando tutte le misure necessarie per contenere la diffusione del virus", compreso valutare uno stop ai voli in arrivo da Washington

Sospensione per 30 giorni di tutti i viaggi in partenza e in arrivo dall’Europa, a partire dalla mezzanotte di venerdì (le 5 del mattino in Italia): è la misura “dura ma necessaria” annunciata da Donald Trump in un breve e compassato discorso alla nazione dallo studio Ovale sull’emergenza coronavirus, che negli Stati Uniti si sta aggravando giorno dopo giorno, almeno 37 vittime con oltre 1.200 casi accertati, tra cui anche uno al Congresso, un membro dello staff della senatrice democratica Maria Cantewell, primo caso accertato a Washington. Il bando non include però la Gran Bretagna post Brexit, nonostante siano già stati confermati 460 casi, perché le restrizioni si applicano “agli stranieri che siano stati negli ultimi 14 giorni nei 26 paesi che hanno tra loro accordi sulle frontiere aperte”, alludendo allo spazio Schengen.

Secondo fonti diplomatiche, l’Ue non era stata informata della decisione di Trump e non si è fatta attendere la risposta: “Valuteremo la situazione oggi. Bisogna evitare le perturbazioni economiche“, ha scritto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel su Twitter. “L’Europa sta adottando tutte le misure necessarie per contenere la diffusione del virus, limitare il numero di persone colpite e supportare la ricerca”.

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha risposto alla decisione del tycoon parlando alla Cnn: “Mi auguro si possa risolvere quanto prima la questione dei voli, non possiamo ragionare come singoli Paesi perché questa è una emergenza che riguarda tutti, non solo l’Italia e presto toccherà anche altri. Per l’Occidente è il momento di essere unito e compatto. Noi come Italia siamo intervenuti per primi applicando misure stringenti. Se mettiamo insieme le forze sconfiggeremo prima il virus”.

Il presidente americano ha criticato l’Europa per non aver agito in modo sufficientemente veloce per affrontare il “virus straniero” e ha sostenuto che i cluster Usa sono stati “seminati” da viaggiatori europei. “Abbiamo fatto una mossa salvavita con la Cina, ora dobbiamo intraprendere la stessa azione con l’Europa”, ha spiegato elogiando la risposta “veloce e professionale” da parte degli Usa. Inizialmente era sembrato che il tycoon volesse bloccare tutto il commercio transatlantico e i prezzi del petrolio sono tracollati, così come i futures sull’apertura odierna di Wall Street che è entrata tecnicamente nella “fase dell’orso”.

Il tycoon ha annunciato altre misure per alleviare la crisi economica causata dalla pandemia: ha promesso un’azione di emergenza per fornire aiuto finanziario ai lavoratori che sono ammalati, in quarantena o che si stanno prendendo cura di altri contagiati, e ha ordinato alla Small Business Administration di fornire capitali e liquidità alle piccole e medie aziende colpite, nonchè prestiti agevolati. Inoltre ha chiesto al Tesoro di rinviare di tre mesi senza interessi o penalità il pagamento delle tasse per certe aziende e certe persone colpite dalla crisi: una mossa che a suo avviso inietterà “200 miliardi di dollari di liquidità supplementare nell’economia”.

Infine ha chiesto al Congresso americano di votare una riduzione delle tasse sui salari, ma finora lo scetticismo a Capitol Hill è stato bipartisan, con i dem che si preparano a chiedere al presidente di dichiarare lo stato di emergenza nazionale e di utilizzare tutti i 40 miliardi di dollari disponibili nel fondo anti calamità a disposizione della Fema, la protezione civile americana. “Questa non è una crisi finanziaria, è solo un momento temporaneo che supereremo insieme come nazione e come mondo”, ha rassicurato, dopo aver visto uno storico crollo di Wall Street e delle borse mondiali. “Stiamo usando i pieni poteri” del governo e del settore privato per proteggere il popolo americano, ha garantito. Mentre parlava, la Nba decideva di sospendere la stagione a tempo indeterminato dopo che un giocatore di Utah Jazz è stato trovato positivo. E quando ha finito, la Casa Bianca ha reso noto che il tycoon ha cancellato due comizi previsti in settimana in Colorado e in Nevada: “Per eccesso di prudenza”.