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Legge elettorale, i numeri di Camera e Senato se si votasse oggi con il Germanicum: ai sovranisti per governare serve Forza Italia

La simulazione di YouTrend con la 'Supermedia' dei sondaggi realizzati lo scorso 9 gennaio: alla Camera, la Lega ha 143 seggi, Fratelli d'Italia 49 e Forza Italia 30. Il Pd con 86 deputati, il M5s ne ha 76, Italia Viva si ferma a 5

Il centrodestra avrebbe una maggioranza schiacciante, doppiando i seggi in mano al centrosinistra e quasi triplicando quelli del M5s alla Camera. Ma Lega e Fratelli d’Italia, per governare stabilmente, avrebbero comunque bisogno dell’appoggio di Forza Italia, ancora determinante al contrario di Italia Viva che invece raccoglierebbe appena 6 seggi in tutto il Parlamento. È lo scenario degli equilibri di forza a Montecitorio e a Palazzo Madama disegnato dalla simulazione di YouTrend che, utilizzando la ‘Supermedia’ dei sondaggi realizzati per Agi lo scorso 9 gennaio, simula quali sarebbero i numeri alle due Camere se si andasse a votare oggi con la nuova legge elettorale proposta dalla maggioranza: il cosiddetto Germanicum.

La simulazione tiene conto anche del taglio del numero dei parlamentari, ridotti a 600 dalla riforma costituzionale che però sarà sottoposta a referendum, ma non include gli eletti in Valle d’Aosta e all’Estero, escludendo quindi dal calcolo 9 deputati e 5 senatori in tutto. Il Parlamento che ne esce è ovviamente a trazione centrodestra, per non dire sovranista: il motivo sta nel consenso elettorale stimato dai sondaggi, che anche oggi assegnano a Lega e Fdi un numero di voti ampiamente superiore al 40 per cento. Con questi numeri, qualsiasi sistema elettorale assegnerebbe loro la maggioranza. Il Germanicum, ovvero un proporzionale puro che dal sistema tedesco prende solo la soglia di sbarramento fissata al 5%, mitiga questo strapotere rispetto all’attuale sistema, il Rosatellum. Non a caso proprio i partiti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni chiedono un sistema maggioritario, per via della forza della coalizione di centrodestra. Forza Italia invece rimane più cauta, anche perché – come mostra la simulazione – questo sistema potrebbe darle più margine negoziale.

Alla Camera, la Lega ha 143 seggi, Fratelli d’Italia 49 e Forza Italia 30: i sovranisti arrivano a 192 seggi, mentre il centrodestra superera agevolmente la quota di governo (200 seggi) arrivando a 222. Il Partito democratico raccoglie 86 seggi, da unire poi ai due della Svp, mentre Italia Viva si ferma a 5 deputati. Il Movimento 5 stelle ne ha 76, rispetto ai 210 attuali. Il testo di partenza del Germanicum mantiene il sistema di collegi del Rosatellum, quindi si utilizzano gli stessi 63 collegi proporzionali e le 28 circoscrizioni. Alla Camera, sempre secondo la simulazione di YouTrend, la Lega raccoglie tra i 30 e 32 seggi in Lombardia e altri 17-19 in Veneto. Il Pd tiene in ogni Regione, ma senza essere primo partito in nessuna. I Cinquestelle invece raccolgono quasi la metà dei loro seggi solo tra Campania, Sicilia e Puglia.

Al Senato la situazione sarebbe molto simile. La Lega dispone di 72 senatori, sommati ai 24 di Fratelli d’Italia e ai 16 berlusconiani: anche in questo, per superare quota 100, serve Fi che porta la coalizione di centrodestra a 112 seggi. Il Pd ne ha 42, mentre la Svp con i due seggi dell’Alto Adige è addirittura più numerosa dei renziani che eleggono un senatore appena, in Lombardia. I senatori Cinquestelle sono solo 37. Il Carroccio è l’unico partito che elegge almeno un senatore in ogni Regione.