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Austria, Popolari e Verdi verso un accordo per la formazione del nuovo governo. Kurz: “Gli ostacoli più grandi sono stati superati”

Le elezioni di settembre hanno confermato come primo partito l'Övp del cancelliere uscente e la caduta dell'estrema destra Fpö dopo lo scandalo Ibiza-Gate. Risultati che hanno costretto Kurz a un cambio di rotta verso il partito ecologista che si riunirà il 4 gennaio per votare la nuova coalizione. Il giuramento del nuovo esecutivo potrebbe avvenire già il 7 gennaio

È stato necessario più di un mese di trattative tra il Partito Popolare (Övp) di Sebastian Kurz e i Verdi di Werner Kogler per avvicinarsi a un accordo per la formazione di un nuovo governo, a quasi tre mesi di distanza dalle elezioni. “Gli ostacoli più grandi sono stati superati”, conferma Kurz che lo scorso 11 novembre aveva annunciato, dopo il fallimento della sua precedente coalizione con l’estrema destra, di aver iniziato le trattative con il partito ecologista. Una decisione non nei piani del cancelliere uscente che, dopo 525 giorni di governo con il Partito della Libertà (Fpö), era ritornato alle elezioni a causa dello scandalo Ibiza-Gate che ha coinvolto i suoi alleati e il loro ex leader Heinz-Christian Strache, più che per le divisioni interne. Scandalo che, tuttavia, non ha coinvolto i Popolari, usciti vincenti, con il 37% dei consensi, dalle elezioni di settembre, ma che ha costretto Kurz e compagni a un cambio di rotta abbandonando così la strategia di ricreare una nuova coalizione nero-blu. Le elezioni avevano poi confermato il crollo dell’ultradestra che si è fermata al 16,1%, ovvero ben 10 punti percentuali in meno rispetto a due anni fa, e riportato in Parlamento i Verdi, al 14%.

A tre mesi dalle elezioni, dunque, l’Austria sembra avviata verso una nuova coalizione: i Verdi hanno infatti convocato per il 4 gennaio l’assemblea, il cui voto, secondo lo statuto di partito, è vincolante per un’entrata nell’esecutivo. Il giuramento, secondo la stampa austriaca, potrebbe avvenire invece il 7 gennaio. Sul tavolo delle trattative restano da chiarire gli ultimi dettagli: secondo il quotidiano Salzbuger Nachrichten, i ministeri di peso, ovvero Esteri, Interno, Finanze, Economia, Istruzione e Agricoltura, andranno all’Övp, mentre al partito di Kogler spetterà, oltre al ministero delle Infrastrutture, Ambiente ed Energia, anche Giustizia, Salute e Affari Sociali. Sotto la guida verde tornerebbe anche il ministero alla Cultura, che durante gli scorsi esecutivi non è stato un ministero autonomo. “Il traguardo non è stato ancora superato, ma le grandi pietre sulla strada per formare un governo insieme sono state spostate da entrambe le parti”, rassicura infine Kurz.