Politica

Prescrizione, nottetempo Italia Viva vota con la destra un ordine del giorno di Forza Italia, ma il testo non passa. Il Pd: “Provocazione”

Costa approfitta del dibattito notturno sulla manovra per preparare un "agguato" alla maggioranza che però tiene nonostante il pezzo renziano voti con le opposizioni. Orlando: "Tentativo propagandistico". Migliore: "Abbiamo avuto pazienza fino a oggi". Il 7 gennaio il prossimo vertice sulla giustizia, il Pd presenta una sua proposta di legge

Il voto non ha avuto alcun effetto: la maggioranza è riuscita a resistere all’agguato del centrodestra. Ma è l’ennesimo avvertimento di Italia Viva, elemento fuori sincro su molti temi del governo Conte 2. La giustizia è tra questi. Così i renziani nottetempo – dopo aver partecipato a tutti i vertici di governo sul tema, compreso l’ultimo – si sono sentiti liberi di votare un ordine del giorno del deputato di Forza Italia Enrico Costa per bloccare la riforma della prescrizione che sarà in vigore dal primo gennaio. Il parere del governo era contrario, ma il gruppo dei vivaisti ha votato comunque con il centrodestra. E’ andata male ai sostenitori del testo, però: i contrari sono stati 289, i favorevoli 204, con due astenuti. Alla votazione peraltro hanno partecipato nove ministri e 11 sottosegretari.

Al voto si è arrivati dopo una lunghissima discussione che durante la seduta notturna della Camera sulla manovra ha coinvolto parecchi parlamentari. E’ stata Lucia Annibali ad annunciare il voto favorevole all’ordine del giorno di Costa, ex ministro del governo Renzi. Contrario il Pd che con Franco Vazio ha definito il testo come “una strumentale provocazione premeditata che mira a dividere la maggioranza”; “un tentativo propagandistico che respingiamo”, ha aggiunto l’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando. Italia Viva ha tenuto il punto. “Abbiamo avuto pazienza fino al 24 dicembre”, ha ribadito Gennaro Migliore.

Il prossimo vertice sulla giustizia è fissato per il 7 gennaio, quando la riforma sarà entrata in vigore. Il Pd intanto ha depositato la sua proposta di legge “per evitare le conseguenze negative dell’entrata in vigore della legge voluta del precedente Governo e per rilanciare la necessità e l’urgenza di fissare tempi certi per la durata dei processi, come la Costituzione e gli interessi del Paese richiedono” come spiegano in una nota il responsabile Giustizia del partito Walter Verini e i due capigruppo di commissione di Camera e Senato Alfredo Bazoli e Franco Mirabelli. “Sono temi – concludono – sui quali è aperto un confronto tra le forze della maggioranza che il Pd auspica possa al più presto chiudersi con una sintesi ragionevole, da portare al confronto di Governo e Parlamento”. La proposta sarà illustrata in una conferenza stampa che si terrà la mattina di venerdì 27 dicembre. Posizione che in linea generale collima con quella del ministro guardasigilli Alfonso Bonafede che ieri ha precisato che la riforme del blocco della prescrizione entra in vigore a Capodanno ed “è un traguardo importante” e che il vertice del 7 è sulla riduzione dei tempi del processo. “Valuteremo tutte le proposte sui tempi del processo penale”. Anche quella del Pd? “Tutte le proposte. L’importante, come io sempre detto, è non far rientrare dalla finestra quelli che è uscito dalla porta”.

Il problema principale sarà parlare con Italia Viva. Renzi, giusto due giorni fa, in un’intervista a Repubblica aveva definito la riforma “uno scandalo, entrato in vigore grazie ai voti di Salvini“.