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Livorno, il museo della mostra su Modigliani non è accreditato in Regione: è senza direttore da luglio. “Così si perdono fondi e visibilità”

La giunta di centrosinistra non ha ancora sostituito l'ultima responsabile. Il M5s: "Scelta superficiale". L'assessore alla Cultura: "La nomina arriverà presto. Se fosse stato per loro il polo sarebbe stato chiuso visto che era senza copertura finanziaria"

Niente soldi né prestigio. Il Museo della Città di Livorno, che da inizio novembre ospita la mostra per il centenario dalla morte di Amedeo Modigliani, non ha ricevuto l’accreditamento della Regione Toscana, il riconoscimento che permette ai musei comunali di ricevere finanziamenti trasparenti e una visibilità regionale. Il motivo? Il Comune non ha ancora nominato il direttore dopo che – a luglio – è scaduto il mandato dell’ultima, la storica dell’arte Paola Tognon. “Il Pd pensa solo a Modigliani – attacca la consigliera M5s ed ex vicesindaca Stella Sorgente – purtroppo però si è ‘dimenticato’ di nominare un direttore scientifico che, vista l’importanza della mostra sull’artista livornese, sarebbe stato importante avere”. “Con il mancato accreditamento non perdiamo niente – replica a ilfatto.it l’assessore alla Cultura della giunta di centrosinistra, Simone Lenzi – Comunque l’accreditamento arriverà più avanti quando nomineremo il nuovo direttore”.

Il processo per l’accreditamento del Museo della Città di Livorno, che raccoglie i principali cimeli della storia cittadina, era iniziato un anno fa per volontà della giunta M5s dopo la selezione di Tognon come direttrice scientifica dei musei. “Ho fatto una battaglia molto aspra anche con i miei colleghi in giunta per avere i soldi da investire per assumere un direttore scientifico – racconta l’ex assessore Francesco Belais – e lo avevo fatto proprio perché questo era il requisito più importante per ottenere l’accreditamento della Regione”. Dopo un bando pubblico, nel settembre 2018 era stata nominata l’esperta bergamasca Tognon, non certo una simpatizzante grillina visto il suo passato da consigliera comunale Pd a Bergamo. Il suo era un mandato a tempo visto che a maggio a Livorno si sarebbero tenute le elezioni amministrative, poi vinte dall’attuale sindaco Luca Salvetti.

Tognon non è stata riconfermata, non senza polemiche: nel Pd fanno sapere che era stata lei a voler lasciare mentre dalle opposizioni accusano la nuova giunta di averla “cacciata” perché nominata dai 5 Stelle. Nella conferenza stampa di addio la direttrice uscente aveva preferito non polemizzare con la nuova giunta pur lanciando qualche frecciatina: “Sono convinta che siano le cose a raccontare le cose, non le parole, e ciò che più mi preme in questo momento è effettuare un passaggio di consegne che consenta a questa città di proseguire il percorso che è stato iniziato”. Il sindaco Salvetti invece aveva risposto che “visto che non abbiamo ancora deciso la strada da intraprendere con la gestione dei musei, riteniamo più opportuno, almeno per il momento, che ad occuparsi della gestione dei musei sia una figura con un rapporto più diretto all’interno del Comune”. Ad oggi però, dopo 4 mesi, il nuovo direttore del polo museale di Livorno non è stato ancora nominato.

Ed è per questo che la Regione ha negato l’accreditamento: “Ci spiace comunicare – è scritto nel documento della Regione che ilfattoquotidiano.it ha potuto leggere – che l’istanza da voi presentata per il Museo di rilevanza regionale non è stata accolta”. All’inizio dell’istruttoria c’è proprio la mancata nomina del nuovo direttore scientifico: “La comunicazione del Comune di Livorno non specifica quando verrà ripristinata la figura del direttore del museo decaduta il 25/07/2019 e per il quale non sono state avviate procedure di nomina o di copertura dell’incarico”. La Regione poi indica altre criticità tra cui l’impianto climatico del museo e la sicurezza ma quella principale resta il tassello del direttore scientifico.

Il mancato accreditamento ha provocato, come per abitudine, lo scontro politico tra Pd e M5s. L’ex vicesindaca Sorgente spiega che “è tutta colpa della giunta Salvetti”: “Noi avevamo aperto la strada a finanziamenti regionali di cui avrebbero potuto beneficiare anche loro, invece sono stati come minimo superficiali”. Accorata è la replica dell’assessore Lenzi che a ilfatto.it spiega che “anche senza l’accreditamento, per la mostra di Modigliani il museo ha ricevuto 100mila euro dalla Regione”: “E’ curioso che il M5s polemizzi con noi: se fosse stato per loro il Museo della Città sarebbe chiuso perché lo avevano lasciato senza copertura finanziaria. Comunque stiamo riorganizzando il polo museale livornese e in questo ambito nomineremo presto il nuovo direttore, così da poter ottenere l’accreditamento”.

Twitter: @salvini_giacomo