Politica

Il tweet della Lega su Gesù che cita Gomorra è frutto di una certa propaganda

Non c’è più limite alla decenza e alla volgarità. Il 21 dicembre sera sul profilo ufficiale della Lega è stata pubblicata un’immagine di Gesù con in mano un presepe e con sopra una frase celebre del personaggio televisivo di Gomorra: “E mo c’aripigliamm tutto kill ke’ o nuost”.

Oggi, dopo la pubblicazione della notizia, la Lega ha affermato che la pubblicazione su Twitter è avvenuta in maniera automatica per un errore tecnico. In ogni caso quello che è accaduto è frutto del comportamento propagandistico usato dalla Lega in questi anni.

Il linguaggio e i mezzi che utilizza la Lega di Salvini non conoscono limiti di decenza e di morale. Non hanno un briciolo di sensibilità e di umanità. Si spingono sempre più verso la violenza verbale e l’inciviltà. Il tutto con unico e sempre più evidente scopo: rincorrere la pancia del Paese e il lato oscuro e pericoloso di una parte radicale del nostro elettorato. Salvini punta dritto a un corpo elettorale chiaro e preciso. Poco gli importa di affrontare temi e argomenti nel dettaglio. Lancia continuamente elenchi di cose e slogan ripetuti all’infinito.

La domanda è: perché votare Salvini? Non certo perché è colui che rappresenta il nuovo della politica. Infatti è il leader che è da più tempo in politica. Non certo per la sua coerenza: era un giovane comunista padano e ora strizza l’occhio alle estreme destre italiane. Ha cambiato idea su tutto e ha governato insieme anche ai 5stelle. Non certo per la sua preparazione o per il suo lavoro: non ha mai dimostrato di conoscere realmente gli argomenti che affronta ed è conosciuto per essere stato uno dei più grandi assenteisti del Parlamento europeo. Non certo per rappresentare un partito modello. La Lega è stata condannata per aver rubato 49 milioni di euro di soldi pubblici. E da qui l’esigenza di cambiare continuamente nome legale al partito.

Insomma, perché votare Salvini e soprattutto perché è così alto nei sondaggi? Per una serie di motivi. Per prima cosa gode da tempo di una copertura mediatica amica. Basta immaginare se al posto di Salvini ci fosse stato Matteo Renzi. Oggi, se l’immagine vergognosa l’avesse solo lentamente pubblicata Italia Viva, ci sarebbero tutte le trasmissioni a condannare questo gesto spregevole. Invece nulla accadrà.

Basta vedere il poco risalto mediatico agli arresti per mafia di questi giorni. Nessuna discussione e nessun reale approfondimento. Meglio parlare sempre del cattivissimo Renzi. E in tutto questo il simpaticone di Salvini naviga felice e indisturbato attraverso la volgarità e la sfrontatezza. Usa tranquillamente i simboli religiosi, ma in realtà non lì rispetta e capisce. L’importante è solo il veloce messaggio incontrastato.

Perché basterebbe un piccolo sano giornalismo televisivo e di stampa per deplorare e umiliare certi gesti vergognosi. Invece, silenzio partecipativo. Poi, vero, purtroppo c’è una fetta del Paese che si rispecchia nel comportamento di Salvini. È innegabile che esista un problema di cultura, rispetto e civiltà. Il tutto con un vuoto voluto di alternative.

E allora la storia si ripete all’infinito. Da anni siamo sempre in campagna elettorale senza mai una fine. Da anni ascoltiamo le stesse cavolate e da anni non vediamo risolvere i più facili problemi. Chi prova a parlare di proposte e di argomenti per rilanciare la nostra società è invece visto come presuntuoso e antipatico. Meglio il folclore becero di Salvini. Meglio il vuoto veloce e facile.

La solita sindrome del compagno di classe bravo, ma proprio per questo visto come secchione antipatico. Allora proviamo a immaginare un mondo fatto per lo più di ignoranti e superficiali.
Immaginiamo che l’incompetenza e la cultura siano minoranza. Quale sarebbe il risultato delle nostre elezioni? Forse prima o poi sarebbe il caso di pensare a questo grande tema.

Solo la cultura, lo studio e il rispetto potrebbero salvarci. Non ci sono altre soluzioni.