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Usa, ipotesi antisemitismo dietro all’attacco di Jersey City. Il sindaco: “Il supermercato kosher era l’obiettivo degli assassini”

I due, un uomo e una donna, avevano ferito un agente di polizia al cimitero di Bay View, prima di fuggire dentro al negozio e dare inizio a uno scontro a fuoco con le forze dell'ordine. In tutto, hanno perso la vita sei persone, tra cui i due assassini

Spunta la pista dell’antisemitismo nella sparatoria del 10 dicembre nel supermercato kosher di Jersey City, città a pochi chilometri da New York. Mentre ieri le autorità tendevano ad escludere la matrice terroristica o antisemita dell’attacco che ha provocato la morte di sei persone, tra cui i due assassini, il sindaco Steven Fulop ha dichiarato che l’obiettivo dell’attacco, che ha colpito tre esponenti della comunità ultraortodossa, era proprio il supermercato: “In base alle nostre prime indagini, che stanno continuando, riteniamo che il luogo attaccato fosse un obiettivo mirato. Nei prossimi giorni e settimane ci saranno più risorse della polizia. Non abbiamo indicazioni di altre minacce”, ha scritto il primo cittadino su Twitter.

L’attacco è iniziato intorno a mezzogiorno del 10 dicembre al cimitero di Bay View, quando i due soggetti armati, un uomo e una donna,hanno ferito un agente di polizia, dandosi poi alla fuga che si è conclusa dentro al negozio in Martin Luther King Drive da dove hanno continuato a sparare contro gli agenti che hanno risposto al fuoco. Sul luogo sono intervenute anche le forze speciali Swat.