La giustizia italiana riuscì a fermarlo nel 2011 a Tripoli all’uscita di un hotel di lusso. Allora furono servizi segreti, Interpol e accordi in vigore con il colonnello Gheddafi a far scattare le manette. Ma quando la Corte Suprema stava per dar corso alle richieste di consegna, finì per essere liberato dai ribelli, al fianco dei quali Lolli combatté “la battaglia decisiva di Bab Al Jazia contro il regime di Gheddafi”, come raccontava nel suo sito. Ora si trova nel carcere di Regina Coeli.