Cronaca

Maltempo, in Alto Adige black out elettrico e strade chiuse. Isolate diverse valli. Saturnia, ondata di fango sulle terme: danni

Non solo Venezia. L'ondata di pioggia, vento e temporali ha investito molte regioni della penisola, da Nord a Sud, provocando disagi e danneggiamenti

Dal Piemonte alla Campania, da Trentino-Alto Adige al Lazio fino alla Toscana. Il maltempo continua a creare disagi e situazioni di pericolo, al Nord come al Sud.

La situazione in Toscana – Massima allerta a Livorno, dove le piogge persistenti hanno provocato l’ingrossamento dei corsi d’acqua a rischio esondazione. La situazione, oltretutto, rischia di non migliorare, almeno stando alle previsioni meteo, che parlano di precipitazioni consistenti anche nelle prossime ore. La Protezione civile e la polizia municipale hanno deciso di recarsi nelle strade in prossimità di corsi d’acqua che potrebbero allagarsi, avvisando con gli altoparlanti del “probabile rischio di esondazione” al fine di “evitare il più possibile gli spostamenti” e, in caso di peggioramenti “di lasciare il piano terra per spostarsi ai piani più alti”.
Problemi per il maltempo nella zona sud della provincia di Grosseto dove i torrenti Elsa e Gattaia sono a rischio esondazione in zone di campagna. Qui strade chiuse e danni alle terme di Saturnia, dove un’ondata di fango ha travolto le celebri cascate, provocando danni.

La situazione in Alto Adige – A causa delle forti nevicate è stato predisposto un piano di interventi per l’autostrada del Brennero. Particolare attenzione verrà prestata anche alla situazione metereologica della Val Pusteria, già colpita in questi ultimi giorni da pesanti disagi dovuti alla caduta di alberi sulle strade provinciali. Alcune zone inoltre sono nuovamente senza corrente elettrica. La luce è mancata a Brunico. Molto tesa la situazione in periferia. “Abbiamo richiamato in caserma tutti i vigili del fuoco che erano impegnati nel ripristino delle linee elettriche, perché gli alberi cascano di continuo e la situazione è troppo pericolosa”, dice all’Ansa il sindaco di San Lorenzo di Sebato, Martin Ausserdorfer. “La linea di alta tensione della Terna sta reggendo. Il grosso problema sono i piccoli gruppi di case e i masi isolati”, ha spiegato Ausserdorfer. Il blackout sta causando anche problemi alla rete di telefonia mobile. In alcune zone dell’Alto Adige, come in Val d’Ultimo, si registra già più di un metro di neve.

La neve che in queste ore sta cadendo intensamente sta causando la chiusura di strade. Trafoi attualmente risulta isolata, come anche la Val Martello da Ganda, la Val Senales da Certosa, la val Ridanna da Stanghe e la Val Casies da Tesido. Risulta bloccata la statale della Pusteria tra Versciaco e Prato alla Drava e l’Alemagna tra Dobbiaco e Cima Banche. In Val d’Ega, a causa del rischio troppo elevato, sono stati interrotti i lavori di recupero di alberi caduti. Per motivi di sicurezza sono stati chiusi anche gli accessi alla val Badia e alla val di Tures. Nove Ponente è isolata, sia dalla val d’Ega che da Aldino. La val Badia è, infatti, attualmente isolata a causa delle forti nevicate. Gran parte delle strade, anche quelle interpoderali verso le frazioni, risultano chiuse per motivi di sicurezza oppure per la caduta di alberi. Le strade vengono liberate, se possibile, dai mezzi comunali, solo per permettere l’accesso dei mezzi d’emergenza. In caso di bisogno – informa il sindaco Giacomo Frenademetz – si sposterà il medico di servizio su mezzi dei vigili del fuoco. Agli albergatori e affittacamere è stata chiesta la disponibilità ad accogliere viaggiatori rimasti bloccati in valle. Dopo la caduta di una frana è stata chiusa già dall’imbocco la val Senales, già isolata da Certosa e Madonna di Senales. Bloccata anche la strada provinciale dell’Alpe di Siusi tra San Valentino e Compatsch e quella per Trodena. La statale 49 della val Pusteriarisulta bloccata anche tra Chienes e S. Lorenzo. Da questa mattina è chiusa anche la Strada del sole della val Pusteria, che avrebbe consentito a bypassare il blocco della strada statale.

La situazione in Friuli Venezia Giulia – Non solo Venezia è alla prese l’acqua alta. Anche a Grado (Gorizia) sta creando allarme. La punta massima ha raggiunto i 158 centimetri, soglia mezzo metro più alta di Riva dei Bersaglieri, da dove erano state spostate tutte le vetture. Si sono allagate molte strade del centro – anche in questo caso non c’erano veicoli in sosta – ed è stato necessario procedere con la chiusura precauzionale della strada regionale 352 translagunare: l’arteria resterà interdetta al traffico almeno ancora per un paio d’ore, fino a deflusso dell’acqua dalla carreggiata. Le scuole sono rimaste chiuse anche oggi per disposizione del sindaco. Problemi a Civitavecchia dove alcune scuole hanno subito danni a causa della pioggia. Il servizio elettrico è interrotto in numerose zone del Piemonte a causa del maltempo. La Provincia più colpita è quella di Cuneo, con 15mila utenze senza luce. Disservizi anche nel Torinese (8.000 clienti disalimentati) e Verbano-Cusio-Ossola (5.000 clienti disalimentati). I tecnici sono al lavoro per il ripristino del servizio. Una tromba d’aria prima dell’alba a Marina di Carrara (Massa Carrara) ha invece devastato il ristorante di un hotel sul lungomare, attualmente chiuso, e danneggiati anche alcuni stabilimenti balneari. Nessuno è rimasto ferito. In particolare la tromba d’aria ha fatto volare via la copertura sulla strada del ristorante dell’albergo, finito in strada. La zona del lungomare è tutt’ora bloccato perché i vigili del fuoco stanno bonificando l’area dai detriti sospinti dalle fortissime raffiche di vento.

La situazione in Campania – A Pozzuoli (Napoli) il cimitero comunale è stato chiuso al pubblico per effettuare lavori di messa in sicurezza riguardanti un’area rivelatasi molto vasta e dove sono stati riscontrati dissesti, smottamenti del suolo, buche e avvallamenti del terreno, in seguito alle eccezionali avversità meteorologiche di questi giorni. Al cimitero si potrà accedere unicamente per lo svolgimento delle operazioni indifferibili ed urgenti richieste per ragioni igienico-sanitarie ed esclusivamente per gli interri, per i quali sarà consentito l’accesso ad un numero limitato di familiari.