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Catania, concerto abusivo con fuochi d’artificio: indagati 10 cantanti neomelodici e tre manager

La "star", ricostruisce la questura di Catania, era la cantante Agata Arena, che è tra gli indagati, in passato denunciata per affissione abusiva di manifesti pubblicitari e per truffa aggravata allo Stato per l’indebita percezione del reddito di cittadinanza

Dieci cantanti neomelodici hanno tenuto il 12 ottobre scorso un concerto abusivo nel rione San Cristoforo di Catania, chiudendo al traffico una strada e terminando l’evento con tanto di fuochi d’artificio. Per questo, assieme ai loro tre manager, sono stati indagati dalla Questura di Catania per reati connessi, direttamente e indirettamente, all’evento che si è svolto illegalmente. La “star”, ricostruisce la questura di Catania, era la cantante Agata Arena, che è tra gli indagati, in passato denunciata per affissione abusiva di manifesti pubblicitari e per truffa aggravata allo Stato per l’indebita percezione del reddito di cittadinanza. Reato che, secondo l’accusa, avrebbe reiterato presentando una nuova domanda. Dagli accertamenti della polizia è emerso poi che allo spettacolo erano presenti pregiudicati, alcuni dei quali collegati alla locale criminalità organizzata.

Tra gli indagati anche gli altri nove cantanti neomelodici che si sono esibiti quella sera e tre manager del settore. Tutti sono accusati di invasione di terreni o edifici pubblici, accensioni ed esplosioni pericolose e per pubblico spettacolo senza osservare le prescrizioni a tutela dell’incolumità pubblica. Oltre alla Arena, due dei promoter e altre due persone estranee all’organizzazione del concerto sono stati denunciati per truffa: avrebbero percepito illegalmente il reddito di cittadinanza. Un 41enne è stato invece indagato per vilipendio nei confronti dei carabinieri per avere postato su Facebook espressioni offensive a commento di un post che riguardava un posto di controllo effettuato da militari dell’Arma.

La polizia ha anche eseguito accertamenti amministrativi sull’affissione di poster e manifesti pubblicitari nei rioni Librino e San Cristoforo, ritenuta illegale. I presunti responsabili – manager, neomelodici e agenti materiali – dopo aver provveduto a oscurare i cartelloni abusivi, sono stati multati con sanzioni pecuniarie amministrative.