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Pippo Franco: “Mio figlio Gabriele a Temptation Island Vip? È in totale isolamento, come un carcerato”

L'ex star del Bagaglino si è detto "sicuro che Gabriele avrà i suoi motivi per parteciparvi. E in ogni caso ne uscirà rafforzato. Certo, se riuscirà a sopravvivere potrà vantarsi di aver fatto un’esperienza estrema"

Suo figlio Gabriele ha fatto il suo ingresso a Temptation Island Vip insieme alla fidanzata Silvia, con cui da un anno ha una relazione instabile a causa della gelosia e dei continui litigi, e già dalla prima puntata (per lui, la seconda per il reality di Canale 5, ndr) ha fatto scintille, facendo uno spogliarello a favore di telecamere e dando lezioni di twerking. E ora Pippo Franco ha parlato proprio di questo in un’intervista al Tempo, in cui ha spiegato che “Gabriele ha preso questa decisione in totale autonomia. Non giudico la sua scelta ma mi sento di dire che in un certo senso assomiglia al nostro modo di vivere: se conosci te stesso non hai paura di nulla, nemmeno di Temptation Island…”, ha scherzato l’ex star del Bagaglino.

Pippo Franco si è detto poi “sicuro che Gabriele avrà i suoi motivi per parteciparvi. E in ogni caso ne uscirà rafforzato. Certo, se riuscirà a sopravvivere potrà vantarsi di aver fatto un’esperienza estrema. Sfido chiunque a entrare in un programma del genere e uscirne vivo! Poi non so cosa sta provando adesso perché non posso parlarci: gli hanno tolto il cellulare ed è in totale isolamento come se fosse un carcerato“.

Poi un accenno al caso Prati, che nei mesi scorsi ha conquistato la scena: “Voglio molto bene a Pamela che è nata con noi, al Bagaglino, e ho sempre guardato le sue fragilità e non il suo corpo. La storia delle finte nozze è frutto proprio di una fragilità di fondo accentuata dal fatto che non ha più trent’anni. In tv le ho consigliato di cercare uno psichiatra che possa aiutarla, e ancora meglio di affidarsi alla preghiera. E questo è il suggerimento che continuo a darle. Ma va anche detto che la vicenda è stata gonfiata in modo incredibile dai media. Si è parlato più del matrimonio di Pamela che dell’assassinio di Kennedy“.