Politica

Flavio Briatore annuncia la nascita di un altro partito, il suo: “Il Movimento del Fare”

L'imprenditore: "E' una proposta forte e concreta". Le priorità? "Drastica riduzione del cuneo fiscale, cantieri aperti, riforma della giustizia, abolizione del reddito di cittadinanza, lavoro ai giovani e turismo come eccellenza del Paese"

Nei giorni della crisi di governo, Flavio Briatore ha annunciato la nascita di un nuovo movimento politico: il suo. Si chiama Movimento del Fare, presentato dall’imprenditore sul suo profilo Instagram il 12 agosto e descritto come “una proposta forte e concreta”. Si tratta di un movimento indipendente da qualsiasi partito attualmente presente nel panorama politico italiano e arriva proprio in piena crisi di governo. Briatore, che era finito sulle cronache per reati fiscali, per i quali era stato assolto dalla sentenza della Cassazione del settembre 2018, ha deciso ora di “farsi avanti in questo momento così critico per il Paese”. Ma soprattutto, come scrive in caratteri maiuscoli alla fine della didascalia di presentazione del movimento: lui e i suoi compagni lavoreranno “gratis” per l’Italia.

Il Movimento, dice Briatore, nasce per essere al completo servizio dei cittadini. Sarà formato da persone e personalità che metteranno la loro esperienza e le loro competenze a disposizione degli Italiani”. Non sarà composto da profili provenienti dalla politica dunque, ma da “imprenditori e professionisti di successo” che secondo il titolare di Twiga e Billionaire saranno in grado di far riprendere l’Italia nell’unico modo secondo lui possibile. “Con le loro idee e la loro visione – spiega – aiuteranno a far ripartire il Paese, creando lavoro e attirando gli investimenti”.

Quali sono i punti del programma del Movimento del Fare? “Drastica riduzione del cuneo fiscale, cantieri aperti, riforma della giustizia, abolizione del reddito di cittadinanza, lavoro ai giovani e Turismo come eccellenza del Paese, sono le assolute priorità”. Ha sintetizzato Briatore nel suo post, ma assicura che ci sarà “molto altro”. Non scherza l’imprenditore, che assicura che si tratta di un’iniziativa “senza alcun interesse personale”. “Io mi metto in gioco in prima persona e so di poter contare su tanti professionisti e imprenditori che condividono le mie idee e vogliono far parte del Movimento del Fare”.