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Zagabria, strage famigliare: uccide 6 persone, poi si suicida. Risparmia solo il figlio di 7 mesi

Le vittime dell'omicidio sono la compagna dell'assassino, entrambi i genitori e la sorella di lei, il figlio di 10 anni di quest'ultima, anche loro residenti nella stessa abitazione, e un altro uomo che era in casa al momento del massacro

Sono 6 le vittime di un massacro famigliare avvenuto la sera del 1 agosto in un quartiere residenziale di Zagabria. A compiere la strage è stato un giovane uomo, che ha ucciso la sua compagna e altre 5 persone che si trovavano in casa, risparmiando solo il figlio che aveva avuto pochi mesi fa dalla donna. Dopo aver sparato l’uomo è fuggito verso un altro quartiere periferico e, quando gli è stato chiesto di costituirsi, ha deciso di suicidarsi.

L’assassino, un 36enne tassista di Zagabria, Igor Nadj, era fidanzato con una delle vittime da circa 2 anni e, insieme al bambino appena nato dalla loro relazione, vivevano a casa dei genitori di lei. Verso le 21 ha preso un pistola e ha iniziato a sparare, uccidendo, oltre alla compagna, entrambi i genitori e la sorella di lei, il figlio di 10 anni di quest’ultima, anche loro residenti nella stessa abitazione, e un altro uomo che i media croati non identificano come famigliare.

L’omicidio è avvenuto proprio tra le mura domestiche, dove le forze di sicurezza, arrivate dopo una segnalazione, hanno ritrovato il neonato, figlio di Nadj. Il 36enne si è poi dato alla fuga, ma verso le prime ore della mattina del 2 agosto è stato localizzato in un altro quartiere periferico della città e, dopo l’invito a costituirsi, si è suicidato sparandosi alla nuca.

Non si sa ancora quale sia stato il movente della strage, ma si ipotizza che possa essersi trattato di liti in famiglia, alle quali Nadj ha reagito violentemente, anche se comunque non si tratta di un soggetto evidenziato per violenza domestica o noto alla polizia.