Cronaca

Frosinone, autista Cotral picchia ragazzo nero: indagato a Cassino per lesioni e odio razziale. Rischia il licenziamento

Una sanzione disciplinare “che può arrivare al licenziamento“. E ora anche un’indagine penale per lesioni da parte della Procura di Cassino (in provincia di Frosinone). Rischia grosso l’autista Cotral che lunedì sera, intorno alle 22, ha preso a calci e pugni un ragazzo di colore “reo” di non volere scendere dal mezzo, a pochi metri dal capolinea nei pressi dello stabilimento della Fca. Il video, postato in anteprima da IlFattoQuotidiano.it, ha fatto il giro del web, scatenando l’immediata reazione della società regionale dei trasporti su gomma, che ha subito preso le distanze dal proprio dipendente ed avviato l’iter disciplinare. Su questa vicenda i magistrati cassinati hanno aperto un fascicolo di indagine per lesioni. Il procedimento è coordinato dal procuratore capo Luciano D’Emmanuele che in attesa di una prima informativa da parte dei carabinieri per procedere alla formale iscrizione nel registro degli indagati del dipendente dell’azienda di trasporti regionale. Al momento non è escluso che nei suoi confronti possa essere contestata anche l’aggravante dell’odio razziale.

Sul fatto sono in corso accertamenti dei carabinieri della compagnia di Cassino. Gli investigatori stanno cercando testimoni e anche l’autore del video, finito nelle chat degli autisti, in cui si vede l’uomo che prende a pugni il migrante e lo scaraventa a calci fuori dal bus. Il passeggero, trasportato in ospedale, è stato giudicato guaribile in 20 giorni ma al momento non avrebbe presentato denuncia. Nelle ultime 24 ore, il conducente sui social ha ottenuto la solidarietà di diversi colleghi e anche da alcune parti sociali. In particolare dal segretario della Faisa Sicel, Claudio De Francesco, che attacca frontalmente l’amministrazione regionale: “I colleghi sono spesso da soli, in zone totalmente buie e isolate – ha detto il sindacalista a IlFattoQuotidiano.it – Non hanno mezzi per difendersi. Non sappiamo se il passeggero avesse tentato di aggredire o molestare l’autista. Sappiamo solo che la Giunta Zingaretti, dopo aver costretto i lavoratori non solo a guidare ma anche a fare da bigliettai e controllori, non ha ancora provveduto a dotare tutte le vetture di cabina blindata“.