“Il mio
rapporto con Luigi Di Maio? Ci siamo
scritti e chiariti, ci sono state
incomprensioni, ma sisuperano”. Taglia corto
Alessandro Di Battista, dopo le polemiche con il
capo politico del M5s e vicepremier, in seguito all’uscita del suo libro “
Politicamente scorretto“, edito da
Paper First, e
la frase sui “burocrati chiusi nei ministeri” che aveva creato tensioni tra i due esponenti di spicco del Movimento. Nel corso della presentazione a Roma del suo volume, Di Battista però ha precisato: “
Se ho indebolito il M5s e Di Maio con il mio libro?
No, questo reputo di no”. E ancora: “Una cosa è il M5s al governo che deve portare a casa i risultati in base al contratto, altra cosa è il M5s fuori che si deve dare una
maggiore struttura e organizzazione, che deve portare avanti temi nuovi, anche al di fuori del contratto”, ha continuato Di Battista. E sulle voci di
malumori dentro il M5s e tra i parlamentari nei suoi confronti, ha poi precisato al
Fattoquotidiano.it: “C’è chi non vuole vedermi più tra i palazzi o chi mi bolla come il “
D’Alema del M5s‘? Non commento queste voci, ma comunque non ho mai avallato interventi militari all’estero, come fece D’Alema a Belgrado. Ma, ripeto, non commento fonti e articoli di stampa. Ho un buon rapporto con Di Maio e con i parlamentari”.