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Usa, Trump: “Siamo pronti ad arresti di massa e rimpatri di milioni di clandestini”

L'annuncio su Twitter apre la campagna elettorale per la rielezione. Gli agenti dell'immigrazione statunitensi sono pronti ad effettuare blitz nelle principali città americane a partire "dalla prossima settimana". La procedura prevede l'arresto e il rimpatrio forzato di genitori e bambini entrati illegalmente nel territorio nazionale

Su ordine di Donald Trump, gli agenti dell’immigrazione statunitensi “la prossima settimana inizieranno” ad effettuare arresti di massa rimpatri nei confronti di “milioni” di genitori e bambini “che sono entrati illegalmente negli Stati Uniti”. L’annuncio dei blitz, che dovrebbero avvenire nelle principali città americane, è arrivato dal presidente a poche ore dal lancio della campagna elettorale per la rielezione.

“Saranno rimpatriati il prima possibile”, ha scritto Trump su Twitter, “e la crisi dei confini finirà presto”. Il capo della Casa Bianca ha anche assicurato che “il Messico, con le sue forti leggi sull’immigrazione, sta facendo un ottimo lavoro per fermare le persone molto prima che arrivino alla nostra frontiera meridionale” mentre “il Guatemala si sta preparando a firmare” un accordo in base al quale i rifugiati saranno obbligati a chiedere asilo nel primo Paese d’arrivo. “Gli unici che non vogliono fare niente sono i democratici del Congresso”, ha concluso.

Trump non è sceso nei dettagli. Le operazioni su larga scala dell’Ice, l’agenzia federale contro l’immigrazione illegale, sono tipicamente tenute segrete per evitare di rivelare gli obiettivi. Ma il piano era in preparazione da diverso tempo ed era stato anticipato da diversi media statunitensi. L’operazione è stata messa a punto dall’influente consigliere per l’immigrazione di Trump, Stephen Miller. Secondo alcune fonti del Washington Post, i funzionari dell’Ice non erano a conoscenza del fatto che il presidente prevedeva di divulgare i loro piani di applicazione su Twitter.

La procedura utilizzata dagli agenti dell’immigrazione, che prevede l’arresto di massa e il rimpatrio forzato di genitori o figli di immigrati entrati illegalmente, era stata criticata ad aprile dal direttore ad interim dell’Ice Ronald Vitiello e dal segretario per la sicurezza interna Kirstjen Nielsen. Entrambi erano preoccupati per l’efficacia dell’operazione e il rischio di oltraggio pubblico per le immagini di bambini migranti presi in custodia o separati dalle loro famiglie. A seguito delle critiche, entrambi sono stati rimossi da Trump.

Vitiello è stato sostituito all’Ice dall’ex funzionario dell’Fbi e della Border Patrol Mark Morgan, che si è dichiarato diverse volte a favore di misure repressive sull’immigrazione. Morgan ha detto pubblicamente che intende rafforzare l’applicazione interna degli ordini di espulsione nei confronti dell famiglie di immigrati, insistendo sul fatto che le sentenze devono essere eseguite per sostenere l’integrità del sistema giuridico del paese.