Politica

Governo, Di Maio: “Pieno mandato a Conte e Tria. No a manovre correttive, flat tax avrà tetto di 60-70mila euro”

Nel giorno in cui si riunisce l'Eurogruppo in Lussemburgo, il leader M5s ha tenuto a precisare che "non ho sentito il ministro Tria dire la flat tax non si può fare o non possiamo fare deficit"

“Nel governo è stato detto chiaramente che manovre correttive non se ne fanno“. Il vicepremier Luigi Di Maio è categorico sulla questione di una possibile legge di bilancio bis che rientri nei parametri imposti dall’Unione Europea. Nel giorno in cui si riunisce l’Eurogruppo in Lussemburgo, il leader M5s ha assicurato ai microfoni di Radio anch’io su Rai Radio1 che “il premier Giuseppe Conte e il ministro Giovanni Tria hanno mandato pieno. Io ieri ho partecipato al vertice di maggioranza e non ho sentito il ministro Tria dire la flat tax non si può fare o non possiamo fare deficit. Siamo solo all’inizio di un percorso per mettere in piedi, a dicembre, una legge di bilancio realistica, che non vuole sfondare i parametri o creare tensioni clamorose con la Ue. Non vogliamo tensioni clamorose con l’Ue ma al centro dobbiamo mettere sempre gli italiani, non i numerini”.

“Il nostro obiettivo è abbassare le tasse – ha spiegato Di Maio -. Quali siano le coperture sarà oggetto della discussione fino a quando non approveremo la legge di bilancio a dicembre”. Motivo per cui il governo è al lavoro sulla flat tax e per impedire che sarà iniqua “verrà semplicemente messo un tetto. Noi dobbiamo riuscire a abbassare le tasse al ceto medio. Non si andrà oltre i 60.000-70.000 euro di reddito annuo come tetto massimo. Il M5S starà molto attento che l’abbassamento delle tasse sia reale, non è che a fine anno si aumenta l’Iva per trovare i soldi della flat tax – ha precisato il ministro -. Il nostro obiettivo è il salario minimo a l’abbassamento del cuneo fiscale, portando lo stipendio minimo orario a 9 euro“.

Il vicepremier ha poi smentito tensioni con il presidente Conte: “Con Giuseppe ho un ottimo rapporto e ovviamente c’è grande sintonia”, ha detto spiegando poi che “il governo deve andare avanti se riesce a fare delle cose concrete. Non è che dobbiamo andare avanti a tutti i costi. Nessuno si deve far desiderare. Dopo due settimane di dialogo ritrovato con la Lega, voglio mettere la parola fine a questo argomento: non ci sarà nessun rimpasto“, ha assicurato Di Maio commentando un retroscena pubblicato da La Stampa secondo cui mercoledì Matteo Salvini avrebbe detto ai ministri della Lega di tenersi pronti per le elezioni anticipate. E sulle voci circolate in questi giorni di Giancarlo Giorgetti come possibile commissario Ue ha spiegato che “ad oggi non è arrivata nessuna richiesta ufficiale dalla Lega. Ad ogni modo l’importante è che l’Italia abbia un nome di alto profilo con un portafoglio come quello del bilancio o della concorrenza”.