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Sardegna, il caso del doppio incarico di Solinas: senatore e governatore. I consiglieri del centrosinistra: “Chiarisca”

Pd, Progressisti e Leu hanno presentato un'interpellanza in Consiglio regionale, fondata sull'incompatibilità prevista costituzionalmente tra le due cariche istituzionali: "Gli organi della Regione siano ricondotti a piena legittimità. Il Presidente riferisca urgentemente in Aula"

È arrivato al Consiglio regionale della Sardegna il caso del doppio ruolo di Christian Solinas: senatore e presidente di Regione. I 18 consiglieri del centrosinistra hanno presentato un’interpellanza sulla questione, fondata sull’incompatibilità prevista costituzionalmente tra le due cariche istituzionali. Nel documento, chiedono che “gli organi della Regione siano ricondotti a piena legittimità. Su questi temi non è tollerabile la minima opacità, considerando che sia la Costituzione che il nostro Statuto vietano, per ovvi motivi, il doppio incarico. Il Presidente riferisca urgentemente in Aula per chiarire questa vicenda sotto ogni profilo”.

Il presidente della Sardegna aveva annunciato più volte l’intenzione di dimettersi, ma non l’ha mai fatto. Eppure, l’articolo 122 della Costituzione parla chiaro: “Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento”. Gli esponenti di Partito democratico, Progressisti e Liberi e Uguali ricordano anche che “la normativa vigente vieta il cumulo delle indennità con ogni altro emolumento e fino al momento dell’esercizio dell’opzione non sarebbe dovuto alcun trattamento economico per la carica sopraggiunta”. Il punto, sottolineato dalle opposizioni, è che “Solinas potrebbe, a quanto riferiscono le fonti giornalistiche mai ufficialmente smentite, percepire entrambe le indennità riconosciute per le funzioni pubbliche a lui attribuite”.