Cultura

Libri e cannabis, un grammo in omaggio con i classici della letteratura: da Omero a Baudelaire

In arrivo i box Read&Weed di Plantasia: dentro ogni confezione c'è un libretto con un brano letterario e un grammo di canapa legale. Le opere sono Il canto dei Lotofagi, tratto dall'Odissea di Omero, I paradisi artificiali di Charles Baudelaire e l'opera onirica per eccellenza: Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll

Cosa fumava il Brucaliffo di Alice nel Paese delle meraviglie per essere così saggio? Non si sa. Adesso però si potrà comprare il classico Lewis Carroll, insieme a un grammo di cannabis. Erba e letteratura, insieme, in tutte le librerie. Tutto nei box Read&Weed di Plantasia: dentro ogni confezione c’è un libretto con un brano letterario e un grammo di canapa legale in omaggio. L’idea è farsi accompagnare nella lettura dagli effetti meditativi e rilassanti della droga, e magari provare rispondere al dubbio che ha sempre assillato gli appassionati di Alice nel Paese delle meraviglie.

In vendita, tre tipi di canapa (kush, skunk e widow) accompagnati da tre classici: Il canto dei Lotofagi, tratto dall’Odissea di Omero, che è una delle prime attestazioni dell’uso di droghe nella cultura occidentale; I paradisi artificiali, il capolavoro simbolista e gotico di Charles Baudelaire; e ovviamente Carroll, con Prendimi, tratto da Alice nel paese delle meraviglie, l’opera onirica per eccellenza.

Il rapporto tra sostanze psicotrope o allucinogene con la letteratura è sempre stato piuttosto stretto. Baudelaire, Bukowski, Bulgakov, Dickens, Hugo, Stevenson, Allan Poe. Molti dei maggiori autori moderni hanno scritto i loro capolavori sotto gli effetti di sostanze stupefacenti. L’idea dei Read&Weed torna a a sottolineare proprio quel legame tra cultura e visioni oniriche.  Tra l’altro, proprio, nei giorni della guerra ai negozi di canapa legale del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Intervistato da RepubblicaFrancesco de Figueiredo, socio di Plantasia, ha spiegato che l’iniziativa non vuole essere provocatoria. “Quello che vorremmo produrre – ha detto – è un effetto di normalizzazione: parliamo di un prodotto controllatissimo a livello legale, analizzato e tracciato come gli alimenti biologici. Vorremmo dimostrare che in un mercato regolarizzato si potrebbe legalizzare le droghe leggere sviluppando, appunto, un mercato controllato e virtuoso”.