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Decreto Sicurezza, Conte: “Va approfondito, necessario esame del Quirinale”. E si difende: “Lega? Non mi sento sfiduciato”

Se per Matteo Salvini il decreto Sicurezza bis è già “limato e pronto”, dopo le tensioni in Consiglio dei ministri, è ora il premier Giuseppe Conte a prendere tempo, senza indicare una data precisa per la sua approvazione. Per il premier manca ancora “il necessario esame del Quirinale”, dopo i dubbi fatti filtrare dal Colle sul rischio incostituzionalità. “Il decreto legge Sicurezza è complesso e presenta dei profili che vanno approfonditi ancora. All’ordine del giorno del consiglio dei Ministri c’era avvio dell’esame, non approvazione”, ha precisato. E ancora: “Ovviamente c’è un vaglio da parte della Presidenza della Repubblica un po’ più incisivo rispetto ad un provvedimento ordinario, stiamo parlando di una decretazione d’urgenza, quindi è normale ascoltare il Quirinale e avere la possibilità di raccogliere tutte le valutazioni e gli approfondimenti che proverranno dal Quirinale”. Conte quindi non si sbilancia sul fatto che possa essere approvato a dopo le Europee o rinviato a dopo il voto: “Se sarà approvato prima del 26 maggio? Non lo escludo, c’è un’interlocuzione in corso e dobbiamo ancora lavorarci su”, ha tagliato corto.

Per poi provare ad allontanare la crisi evocata nel governo: “Nessuna crisi, nessun diverbio, ieri abbiamo affrontato i temi all’ordine del giorno e ci siamo aggiornati. Nessuna rissa come ho letto, nulla di tutto questo”. E ancora: “Non mi sento affatto sfiduciato: non dobbiamo leggere sui giornali e sui social affermazioni improprie, i rilievi e le perplessità si affrontano nelle sedi opportune”.