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Toninelli: “Siri indagato? Gli ho tolto deleghe per tutelarlo. Roma? Non percepisco dissesto, anzi complimenti a Raggi”

Armando Siri? Lo dico senza polemica: il ministero delle Infrastrutture gestisce il 40% % di tutti gli investimenti pubblici in Italia, nel 2019 circa 17 miliardi di euro. Secondo voi manteniamo sulle spalle una delega importante di un sottosegretario così importante con un’ombra?“. Così, ai microfoni di Non Stop News, su Rtl 102.5, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli si pronuncia sul caso del sottosegretario Armando Siri della Lega, indagato per corruzione dalla procura di Roma.

E spiega il motivo per cui ha tolto le deleghe al leghista: “In questo modo gli diamo la possibilità di di dissipare questa ombra senza intaccare l’immagine del governo del cambiamento. E’, insomma, a tutela di Siri che gli ho tolto le deleghe per permettergli di impegnare tutte le sue energie al fine di dimostrare di essere innocente, di tornare velocemente in squadra e di continuare a lavorare”.

Toninelli si rende protagonista di un pepato battibecco con uno dei conduttori della trasmissione radiofonica, Pierluigi Diaco, sulla gestione Raggi della Capitale. “Lei fa un disegno catastrofico di Roma che non corrisponde alla realtà – ribatte il ministro M5s – Roma è una città molto complessa con infinite stratificazioni amministrative che necessitano di una gestione straordinaria. Nel contratto di governo abbiamo inserito una parte per dare poteri speciali che hanno anche altre importanti capitali europee per permettere che fosse amministrata con più facilità e velocità. Ci vuole un pochettino di tempo per mettere a posto questa Roma. Intanto, non abbiamo contratto più debiti e quindi complimenti a Virginia Raggi“.
E aggiunge: “Siccome questo governo durerà 4 anni, quella normetta nel contratto di governo che lega M5S e Lega su Roma ci permette di fare una modifica che consentirà veramente a Roma di non dover chiamare sei livelli diversi di amministrazione per tappare una buca per strada, ma di fare semplicemente una piccola disposizione di giunta”.

Diaco replica: “E’ sotto gli occhi di tutti i romani che questa città, non certo per esclusiva responsabilità di questa amministrazione, non funzioni. Non si può certamente dire che lei viva su Marte“.
“Lei continua a fare una narrazione catastrofica di Roma – ribadisce Toninelli – Che la città abbia problemi è del tutto evidente, ma non capisco questo accanimento“. E rinnova i complimenti alla sindaca Raggi per interventi come lo stop ai “premi a pioggia” in Atac, che “abbiamo salvato mentre i fenomeni di prima volevano privatizzarla”.

Poi puntualizza: “Conoscendo Virginia, io so solo che lei lotta e sta lottando e lotterà fino alla fine del suo mandato per dare dei servizi più efficienti a una città che è stata ereditata con grandi difficoltà. E ciò nonostante, oggi non è nel dissesto e nel disastro in cui era prima. Io stando sempre in giro in questi sei anni a Roma dico che quello che dice lei non l’ho percepito e non lo percepisco. Prima che arrivasse il M5s si facevano le commesse dirette e si ebbe Mafia Capitale. Ora si si fanno le gare e mi pare ci sia una grande differenza. Dobbiamo migliorare, ma un passo per volta lo faremo“.