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Fabio Fognini vince a Montecarlo: 6-3, 6-4 al serbo Lajovic nella finale del Master 1000. Adesso è il numero 12 al mondo

Mantenendo una costanza tecnica e psicologica vista poche volte in carriera, Fognini non trema davanti al grande appuntamento legittimando la sua superiorità tecnica contro il numero 24 del mondo. Da lunedì migliorerà il suo best ranking della carriera a un soffio dalla Top Ten mondiale

Fabio Fognini completa l’opera e trionfa nel Masters 1000 di Montecarlo. Per il 31enne azzurro si tratta della vittoria più prestigiosa della carriera, arrivata contro la grande sorpresa del torneo, il serbo Dusan Lajovic, anche lui alla prima volta in una finale del circuito più importante dopo gli Slam. Un netto 6-3, 6-4 che consente a Fognini di riportare l’Italia sul trono del torneo di Montecarlo 51 anni dopo il successo di Nicola Pietrangeli, avvenuto nel 1968. Era invece dalla vittoria di Adriano Panatta a Roma nel 1976 che un italiano non vinceva in un Masters 1000. Per Fognini – numero 18 al mondo e testa di serie n. 13 del torneo – si tratta del nono titolo in carriera, l’ottavo sulla superficie rossa, il primo del 2019. E nel prossimo mese sono in programma gli Internazionali di Roma e il Roland Garros, ancora sulla terra rossa.

Mantenendo una costanza tecnica e psicologica vista poche volte in carriera, Fognini non trema davanti al grande appuntamento legittimando la sua superiorità tecnica contro il numero 24 del mondo. Lajovic è riuscito a impensierire il tennista italiano solo all’inizio del primo set, quando Fognini ha dovuto recuperare un break di svantaggio sul 2-1 prima di chiudere 6-3. Sospinto da un pubblico in maggioranza azzurro (la ‘sua’ Arma di Taggia dista appena 48 km da Montecarlo) e forte del primo parziale vinto, Fognini ha controllato il secondo set, assestando l’allungo decisivo con il break del 3-2 e tenendo il vantaggio, nonostante un problema alla coscia destra, fino alla risposta steccata di Lajovic che ha chiusa la partita.

Una settimana magica per il tennista ligure, capace di mettere in fila, nell’ordine, Andrey Rublev, Gilles Simon (senza scendere in campo per il ritiro del francese), il numero tre del mondo Alexander Zverev (già vincitore sulla terra a Roma 2017 e Madrid 2018) e Borna Coric nei quarti di finale, prima di abbattere anche dell’undici volte campione del torneo Rafael Nadal in semifinale. Un successo che consente al movimento tennistica italiano di guardare ai prossimi impegni stagionale sulla terra rossa (Roma e, sopratutto, Roland Garros) con grande fiducia.

Grazie a questa vittoria Fognini migliorerà il suo best ranking. Da lunedì 22 aprile, infatti, si piazzerà in 12esima posizione nella classifica mondiale, a -245 punti da quella Top 10 – già sfiorata nel 2013 e nel 2017 – che ora non sembra più un miraggio. Nella Race (la classifica nei punti totalizzati dall’inizio della stagione) l’azzurro, invece, scala ben 90 posizioni, balzando al numero 7 del mondo: in piena lotta per un posto per le Finals di fine anno.