Politica

Pd, dissensi per le liste di Zingaretti alle Europee. I renziani si astengono: “Allargare il partito? Non ci porterà a nulla”

Alla fine, dopo gli attriti tra il nuovo corso Pd guidato da Nicola Zingaretti e le minoranze renziane, alla Direzione dem sono state approvate le liste per le elezioni Europee. Il nodo della discordia è rimasta però la presenza di alcuni esponenti di Mdp-Articolo Uno, ovvero Cecilia Guerra e l’uscente Massimo Paolucci. Una presenza che ha portato a 30 astensioni, tra le diverse componente renziane. Più soft quella della componente legata a Lotti-Guerini: “Scelta troppo frettolosa, ma la nostra è un’astensione responsabile. Il nostro avversario sono le destre”, ha motivato Guerini. Toni forti invece dalla componente più ortodossa, legata a Giachetti e Ascani: “Un errore, lo abbiamo sempre detto. Questa scelta va contro il partito e non ci porterà nulla in termini elettorali”, ha rivendicato Alessia Morani.