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Finti siti online per vendite, procura di Milano chiede processo per dipendenti infedeli di Yoox

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Paola Pirotta, sono state condotte dai finanzieri della sezione di polizia giudiziaria in quota alla Procura e sono nate da una denuncia presentate dalla stessa società fondata da Federico Marchetti

Avrebbero creato finti siti internet sui quali fare confluire ingenti ordinativi di clienti che per il loro shopping online si rivolgevano a Yoox, gruppo leader nella vendita via web di capi di abbigliamento firmati, incassando indebitamente un milione di euro. Per questo la Procura di Milano, dopo le indagini della Guardia di Finanza di Milano,  ha chiesto il processo per tre ex dipendenti della società, che risulta truffata, accusati di frode informatica aggravata dall’abuso di prestazione d’opera e dall’aver causato un ingente danno patrimoniale.

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Paola Pirotta, sono state condotte dai finanzieri della sezione di polizia giudiziaria in quota alla Procura e sono nate da una denuncia presentate dalla stessa società fondata da Federico Marchetti. Secondo gli accertamenti i tre avrebbero architettato un meccanismo per manomettere il sistema informatico aziendale, assicurandosi tra il 2014 e il 2018, le indebite commissioni provenienti dai siti internet ‘fasulli’ esteri su cui avrebbero deviato gli ordini. Le indagini hanno consentito di interrompere il pagamento di ulteriori commissioni non dovute, e di recuperare il denaro custodito su conti correnti, circa 166 mila euro, e di agevolare le azioni risarcitorie a favore della società.