Capitoli

  1. Recensione Huawei P30, il fratello minore del P30 Pro
  2. P30 contro P30 Pro
  3. Comparto fotografico
  4. Schermo
  5. Prestazioni
  6. Qualità costruttiva
Tecnologia

Qualità costruttiva - 6/6

Huawei P30 è la versione meno accessoriata del P30 Pro. Scatta foto buone e ha un prezzo più accessibile, destinato a scendere nei prossimi mesi. Il sensore per le impronte digitali è da migliorare, prestazioni e autonomia soddisfano.

C’è poco da obiettare sulla qualità costruttiva. Il rivestimento è totalmente in vetro, che dà una sensazione di qualità al tatto. Il notch (la barra spera allo schermo che nasconde la fotocamera frontale) è a goccia, che è una novità gradita oltre che al passo con i tempi. P30 è un prodotto piacevole da vedere dal vivo, anche se sul retro si spiccano le ditate. Da maneggiare è abbastanza scivoloso, ma non è impossibile da usare con una sola mano. Il peso di 165 grammi è in linea con i prodotti con uno schermo analogo, mentre la certificazione di impermeabilità, che è solo IP53, non permette immersioni in acqua, solo l’uso all’aperto sotto la pioggia.

La parte software è affidata ad Android 9, mentre la connettività è completa. Rispondono all’appello Bluetooth 5.0, Wi-Fi ac dual-band, NFC, USB-C 3.1, GPS-A-GLONASS Galileo BEIDOU, LTE cat.16, supporto dual-SIM. Rispetto al P30 Pro c’è la presa jack per le cuffie, in compenso l’audio non è stereo, come il P30 Pro. Buona l’esperienza in chiamata, la memoria interna da 128 è espandibile sono tramite schede proprietarie NMCard anziché micro-SD.